Circolare SEFIT FederUtility n. 4048 del 08/04/2014
Cremazione e destinazioni delle ceneri: alcune problematiche interpretative
Come noto, la L. 30 marzo 2001, n. 130 ha, tra l’altro, introdotto la legittimazione della dispersione delle ceneri, oltre a dare una diversa regolazione ai procedimenti di accesso alla pratica della cremazione, ma altresì previsto pluralità nelle modalità di destinazione delle ceneri. Le formulazioni adottate sono state tali da comportare problematiche interpretative, sia sotto il profilo amministrativo, sia sotto quello giurisprudenziale, nei casi in cui le prime abbiano portato a soluzioni in tale contesto.
Una della questioni sorte a tal proposito riguarda l’istituto della dispersione delle ceneri, in cui l’aspetto di maggiore consistenza è stato quello delle forme e modi di manifestazione della volontà da parte della persona defunta alla dispersione delle ceneri, sui cui è intervenuto il T.AR. Sardegna, Sez. 2^, con sent. n. 100 del 5 febbraio 2014 - Allegato 1 - nonché sulle condizioni, normative, per autorizzare la dispersione delle celeri, come ha fatto, per certi versi, il T.A.R. Veneto, Sez. 1^, sent. n. 884 del 21 giugno 2013 - Allegato 2 - nonché il T.A.R. Lazio, Sez. 2^.bis, con sent. n. 3407 del 4 aprile 2013 - Allegato 3 - per quanto in essa siano stati considerati elementi non direttamente riconducibili alle disposizioni della L. 30 marzo 2001, n. 130.
In Allegato 4 si formula un quadro di riferimento volto a fornire sintesi ed indicazioni pertinenti.
La presente circolare ed il testo degli allegati in essa citati sono presenti, per gli associati, sul sito della Federazione, www.federutility.it, selezionando l'area circolari del settore funerario.
Con riserva di ulteriori chiarimenti o comunicazioni si inviano distinti saluti.
Il Direttore Generale (Massimiliano Bianco)