Circolare Sefit n. 4427 del 28.02.2001
CHIARIMENTI APPLICATIVI DEL DPCM 26/5/2000
Si fa seguito alla precedente circolare p.n. 4405 del 2.2.2001, per comunicare che il Dipartimento Prevenzione e l’Ufficio Legislativo del Ministero della Sanità, interpellati in via breve, hanno confermato che le competenze in detta circolare SEFIT elencate sono da considerarsi trasferite alle Regioni, a far tempo dal 1.1.2001.
Sarà ogni singola Regione a chiarire le modalità applicative.
Per quanto concerne le autorizzazioni di cui agli articoli 31, 75 e 77 del DPR 285/90, è confermato che esse vengono rilasciate dalla Regione alla quale vengono presentate. Non è dato conoscere, al momento, se la Regione può essere liberamente scelta dal soggetto richiedente o se è invece la Regione dove ha sede legale il soggetto richiedente. È invece chiarito che ogni autorizzazione deve tener conto delle linee guida nazionali contenute in provvedimenti del Ministero della Sanità.
Fino all’operatività dell’Ufficio Territoriale di Governo resta confermato che ci si riferisce alla locale Prefettura.
Per quanto concerne le autorizzazioni al trasporto internazionale o i passaporti mortuari per trasporto di cadaveri all’estero, nonostante che nella prassi continuino ad essere rilasciati dalle Prefetture, la norma invece li assegna alla competenza della Regione, che dovrà individuare l’Organo competente al rilascio.
Per facilitare quindi il compito degli associati, si è chiesto al Ministero della Sanità l’elenco dei documenti (prodotto in allegato) che fino al 31.12.2000 questi richiedeva per l'espletamento delle pratiche per la tumulazione privilegiata, per chiedere la riduzione del turno di inumazione, per chiedere la deroga ex-art. 105 DPR 285/90.
A partire da 1.1.2001, fatta salva diversa indicazione di ogni singola Regione, si ritiene di suggerire agli associati di provvedere ad inoltrare queste ultime richieste alla Regione di appartenenza, corredate dalla documentazione in allegato alla presente circolare, salvo la sostituzione del Dipartimento della Prevenzione del Ministero della Sanità con il Dipartimento di Prevenzione della Regione di appartenenza.
Distinti saluti.