Circolare Sefit n. 4856 del 20.12.2002
SERVIZI MORTUARI DEGLI OSPEDALI, CASE DI CURE, CASE DI
RIPOSO, RSA E STRUTTURE RESIDENZIALI CONSIMILI.
Con la presente circolare sono valutate le prescrizioni che determinano i requisiti stabiliti normativamente per i servizi mortuari degli ospedali, case di cura, case di riposo, RSA ed altre strutture simili, all’interno di una visione complessiva del servizio, inteso come struttura, impianti e funzione.
Dall’analisi della normativa vigente emerge che il servizio mortuario costituisce un servizio essenziale al punto da costituire condizione per il riconoscimento al funzionamento degli ospedali, case di cura e simili, come meglio specificato in All.1.
Dal momento che il servizio mortuario costituisce un complesso di strutture, impianti, dotazioni e funzioni, si ricava che l’attività di osservazione delle salme di persone decedute nelle strutture sanitarie costituisce funzione propria del servizio mortuario che si completa, esaurendosi, con la messa a disposizione del cadavere a richiesta della famiglia, per l’avvio a camera ardente esterna, per i trattamenti di tanatocosmesi o imbalsamazione, e/o per l’incassamento nel feretro.
Rispetto a queste conclusioni, si evidenzia che la definizione dei LEA non determini modificazioni che riguardino i servizi mortuari all’interno della funzione di assistenza ospedaliera, non sussistendo attività ospedaliera che possa ritenersi priva di questo servizio.
Si constata, per altro, che molti servizi mortuari non sono ancore rispondenti ai requisiti strutturali ed impiantistici stabiliti con il dPR 14 gennaio 1997 e che risultino scarse le propensioni per un loro adeguamento in termini temporali ragionevoli.
La presente circolare viene inviata per sintesi, anche ai Comuni con popolazione superiore a 40.000 abitanti, indipendentemente dal fatto che siano o meno aderenti alla SEFIT Federgasacqua.
Come al solito, la versione integrale della circolare è visionabile dagli
associati sul sito della Federazione www.federgascqua.it/sefit