Fattori che influiscono positivamente sullo sviluppo della cremazione
Lo sviluppo della cremazione è una necessità, specie nelle grandi città, dove vi è difficoltà a trovare spazi nei cimiteri. Viene ritenuta, sostanzialmente a ragione, più ecologica delle altre forme di sepoltura. E’ percepita dai cittadini come più economica delle altre forme di sepoltura. Nel suo sviluppo è determinante avere impianti a distanza limitata (ad es. entro un raggio di 30 chilometri).
Elementi negativi e frenanti il suo sviluppo sono:
- la lontananza dal crematorio;
- la frammentazione temporale della cerimonia, dovuta alla serialità degli interventi
(partenza da un anonimo servizio mortuario ospedaliero, funzione religiosa in Chiesa, ritualità nell’addio al
crematorio, attesa delle ceneri, consegna delle ceneri e affido, dispersione o sepoltura);
- la mancanza di una posizione chiara della Chiesa in materia
soprattutto la carenza di una liturgia per chi sceglie la cremazione;
- la dichiarata contrarietà di alcune grandi religioni a tale pratica (vietata, ad esempio, dalla Chiesa Ortodossa, dall’Islam e dall’Ebraismo);
- la carenza di sistemi di memorializzazione propri della sepoltura di urne cinerarie
(i cimiteri sono orientati al seppellimento di feretri, non di urne);
- una normativa incompleta e poco chiara per l’applicazione, frutto di stop and go, di interventi dapprima statali, poi regionali e ora comunali:
una situazione applicativa a macchie di leopardo sul territorio;
- la difficoltà di installazione di nuovi impianti, per il timore (inconscio, ma non reale) di inquinamento.
E’ più un problema psicologico, dato dalla percezione che dalla ciminiera esca un distillato di morte e non, come succede nella stragrande maggioranza dei casi, fumi controllati, con livelli di emissione entro i range ammessi.
E nelle prossime righe potrete trovare i links ad alcuni articoli che trattano la materia, in ordine di data dal più recente al più vecchio come inserimento:
Silenzio del de cuius – mancanza di congiunti: accesso alla pratica cremzionista
E’ possibile effettuare la cremazione di una persona priva di parenti di qualsiasi grado e che abbia esternato solo verbalmente il desiderio di essere cremata ad un amico? Se si come? e se no perchè? Al momento cio’ non é possibile, dato che la prima (= principale modalità ) di manifestazione della volontà é quella del testamento, quale ne sia la forma (ovviamente, quando sia eseguibile). In mancanza di volontà testamentaria (o, si aggiunge,
Volontà cremazionista: se il testamento è ancora solo un… “pezzo di carta”.
La Legge 30 marzo 2001 n. 130 all’art. 3, è una strana Legge: in modo un po’ sibillino, o forse, molto salomonico, parla di qualsiasi altra manifestazione di volontà non codificata tra quelle “istituzionali”, già tipizzate e previste nominativamente dallo stesso Legislatore. E se qualcuno dichiara il proprio volere in ordine alla cremazione del proprio cadavere su un supporto informatico o telematico, ancorchè certificato nella sua autenticità da apposito ente? Ritorniamo, allora, ancora una
Conservazione delle ceneri extra moenia: illegittimità della creazione, ex novo, di un cimitero privato per sole urne.
Cara Redazione, scrivo dalla Regione Calabria, l’unica in Italia a non essersi (purtroppo… o per fortuna!) dotata di un proprio corpus normativo in tema di cremazione autonomo rispetto al DPR 10 settembre 1990 n. 285, forse anche data la rarefazione del fenomeno cremazionista qui in Meridione. Un cittadino, a seguito di disposizioni di ultima volontà del de cuius, ha proceduto alla cremazione del genitore presso idoneo impianto di cremazione, manifestando agli uffici di questo Comune
Chi deve rimuovere il pace-maker nei cadaveri destinati a cremazione?
La questione su chi possa, o debba, effettuare l’asportazione dello stimolatore cardiaco è ancora piuttosto controversa, la Regione Lombardia, ad esempio, aveva prvisto di emanare, a tal proposito, un decreto dirigenziale ai sensi dell’ Art. 10/2 L.R. 22/2003 (Modalità e casi in cui effettuare rimozione di protesi di salme destinate a cremazione) ora confluita nel Testo Unico delle Leggi Sanitarie Regionali La stessa regione Lombardia, con il paragrafo 6 della circolare n. 7 del 9
Leggi Regionali e Legge n. 130/2001: occorre ancora l’unanimità degli aventi diritto per richiedere la cremazione del de cuius?
Il regime autorizzatorio della cremazione comporta necessariamente una procedura aggravata per acquisire il consenso a che il cadavere del de cuius sia cremato, su espressa volontà[1] di quest’ultimo o dei suoi famigliari secondo modi e forme individuati dalla legge[2] (Art. 79 DPR 285/90, dall’Art. 3 Legge 130/01, DPR 445/2000, Circ. Min. 37/04 ) siccome l’incinerazione è pur sempre un atto irreversibile. Ogni funerale implica la scelta della sepoltura, tale preferenza per una destinazione o
La tracciabilità delle ceneri può essere motivo di business?
Sull’Huffington Post italiano del 30 ottobre 2012 un articolo dal titolo “La pubblicità choc della cremazione” di Dario Morelli (Esperto di diritto ecclesiastico e dei media) mette i piedi direttamente nel piatto. Attacca la infelice pubblicità fatta da una nota impresa funebre romana che insinua nei lettori il dubbio che nell’urna cineraria non vi siano le ceneri del loro caro e, conseguentemente, induce ad acquistare il mezzo per “garantorsi”. Ma è veramente necessario quel mezzo
Con lo zinco…o senza?
Durante l’ennesimo esame comparativo tra le diverse norme di polizia mortuaria che regolano la cremazione e le richieste avanzate dalle SoCrem, per snellire le procedure amministrative o d’ordine igienico-sanitario, abbiamo notato un dettaglio sconvolgente: da parte delle imprese funebrisi chiederebbe, con sempre maggior insistenza, ai gestori degli impianti crematori, soprattutto in occasione delle operazioni cimiteriali massive di estumulazione, l’incinerazione dei feretri anche in presenza di vasca zincata, quando ciò non è più possibile, se non
Avvio di un prodotto abortivo a incenerimento anziché a sepoltura
Ha subito un aborto spontaneo al quinto mese di gravidanza e ha chiesto che il feto venisse seppellito, ma si è accorta che non era stato portato al cimitero: la donna lo ha ritrovato appena in tempo tra i rifiuti speciali da smaltire e lo ha ‘salvatò dall’inceneritore. Protagonista della vicenda è una donna già mamma di due bambini, che si è rivolta al Tribunale dei diritti del malato della Riviera del Brenta ed è
L’urna contesa: nulla osta del concessionario ed atti di disposizione sulle ceneri
Cara Redazione, vi sottopongo questo quesito: il signor “Mario Rossi” ha presentato richiesta di operazione cimiteriale di traslazione dell’urna contenente le ceneri di sua madre “Rosa Bianchi ved. Rossi” tumulata in un loculo di una piccola tomba di famiglia di proprietà del defunto “Enrico Bianchi” ed eredi del quale sono un nipote di nome anch’egli “Enrico Bianchi” e la di lui madre “Grazia Neri ved. Bianchi” (cognata della defunta di cui sopra). “Enrico Bianchi” (nipote)
Cremazione di infetti in Emilia Romagna
Quest’articolo verte sul confronto tra le procedure dettate dal DPR 10 sette4mbre 1990 n. 285 e la Legge Regionale emiliano romagnola 29 luglio 2004 n. 19 su confezionamento e destinazione di feretri per infetti da avviare ad incinerazione. Qual è, allora, l’iter per la cremazione di cadaveri portatori di malattia infettivo-diffusiva in Emilia Romagna?Bisogna, preliminarmente, enucleare alcune questioni normative, così da schematizzarne almeno i principali passaggi logici. In Emilia Romagna il regime autorizzatorio della cremazione
Cremazione di prodotti abortivi
Cara Redazione, mi è capitato un evento funesto: una gravidanza non portata a termine. I prodotti da concepimento sono stati tumulati nel cimitero della mia città. Posso chiederne ex post la cremazione con conseguente affido delle ceneri? Per me la visita al cimitero è un momento psicologicamente insostenibile, preferirei ravvivare il ricordo in modo più privato ed intimo tra le mura domestiche Risposta: L’istitruto dell’affido personale delle ceneri deve esser letto a rime parallele con
Cambio di residenza dell’affidatario
Cara Redazione, Vorrei chiederVi informazioni riguardo al trasferimento di un’urna cineraria da un’abitazione ad un’altra. Quando l’intestatario dell’autorizzazione alla conservazione delle ceneri cambia residenza, a quale comune bisogna comunicare il trasferimento: a quello della vecchia o della nuova residenza o non si deve comunicare niente a nessuno? Ma l’Art. 162 della legge regionale n° 4 del 28 aprile 2006 della regione Lazio ha bisogno di un regolamento attuativo o è una legge già operativa? Risposta:
Emilia Romagna: dispersoi,cinerari, ruolo di ASL
L''attivita' cimiteriale e' funzione istituzionale, precipua ed esclusiva del comune (Artt. 823 ed 824 Codice Civile, Art. 337 Regio Decreto 1265/1934, implementato, poi, dal combinato disposto tra gli Artt. 49 e 51 DPR 285/90, D.M. 28 maggio 1993, Art. 13 Decreto Legislativo 267/2000; tra l'altro L'art. 26-bis del d.l. 28 dicembre 1989, n. 415, convertito dalla legge 28 febbraio 1990, n. 38, stabilisce che gli impianti cimiteriali sono servizi indispensabili parificati alle opere di urbanizzazione
buona sera vorrei sapere come creare un associazione per la cremazione (sono di Milano)
senza dover passare dalle socrem o quelli di sanremo
grazie dell’aiuto
Un informazione, sono un geometra, ed un mio cliente dovrebbe installare un forno crematorio in un area adiacente al cimitero (Regione Campania). Ora, le autorità comunali sono all’oscuro sulla normativa, e mi hanno chiesto di verificare, ma finora ho trovato poco, mi potreste aiutare? Mi basterebbe conoscere la normativa attuale in campo sanitario ed urbanistico o territoriale. Grazie.
X Cirillo.
Legga questi commenti che sono esaustivi.
https://www.funerali.org/?page_id=2031&cpage=1#comment-22999
Comunque nel suo caso:
nell’intorno del cimitero vi è divieto di costruzione in tutta l’area di rispetto.
L’unica possibilità è che sia il Comune che decide di ampliare il cimitero e acquisisce l’area al demanio cimiteriale. Nell’ampliamento del cimitero può essere fatto il crematorio, ma solo se il Comune lo vuole. La procedura in tal caso è che sia lo stesso Comune a provvedere all’opera pubblica oppure, se non ha possibilità di finanziarlo direttamente, di inserirlo nell’elenco delle opere pubbliche da realizzare col ricorso a finanza di privati (piano triennale delle opere pubbliche) da approvare dal nei modi di legge.
Poi verrà scelto se seguire la strada del project financing o quella della concesisone di costruzione e gestione. Recentemente è stato inserito nel Codice degli appalti pure il contratto di disponibilità.
No, non è possibile. Un impianto di cremazione può essere edificato solo entro il perimetro del cimitero (o con un suo ampliamento da approvarsi e realizzarsi a norma delle Leggi Sanitarie), ex Art. 78 DPR n.285/1990: quindi, ordinariamente, può essere realizzato dal Comune, anche ai sensi dell’Art. 6 Legge n.130/2001, il quale ha innovato l’Art. 343 comma 1 Testo Unico Leggi Sanitarie. La cremazione infatti, è servizio pubblico locale.
È possibile proporre ad un Comune la realizzazione di un crematorio (ma è il Comune che può accettare o meno) con fondi privati, da un privato con la tecnica della finanza di progetto (project financing).
L’opera viene realizzata dal privato, che è un concessionario di servizio pubblico per un certo numero di anni. Esistono specifiche leggi (lavori pubblici) in materia. La gestione dell’impianto spetta al comune nelle forme di cui all’Art. 113 Testo Unico Ordinamento Enti Locali D.LGS n.267/2000.
Per quanto concerne l’investimento necessario, si può stimare che compreso l?immobile, il forno e gli apparecchi per abbattimento fumi, il costo di un crematorio sia dell’ordine di 2,5 milioni di euro almeno.
posso costruire un forno crematorio in un terreno privato?
Regione Puglia
Forno crematore si trova solo a Bari
Vorrei sapere quanto costa farsi cremare a Bari e poi affidare le ceneri ai parenti per disperderle
Quanto costa questa operazione?
Per Alessandro
I prezzi massimi della cremazione x l’Italia li puoi trovare al link https://www.funerali.org/?page_id=2178
Per affido ceneri devi sentire dal Comune di Bari la tariffa. In genere è pari a quella per la dispersione dentro il cimitero.
la Regione Sardegna a tutt’oggi non ha ancora legiferato in merito. Pertanto Lei non può disperdere le ceneri in Sardegna fino a che la regione sarda non abbia legiferato (presumibilmente tra più di un anno ancora).
Si possono disperdere le ceneri?
Scrivo alla sardegna
Vorrei sapere se esiste un krematorium in provincia di PA dal momento che in alcuni cimiteri del capoluogo ci sta il problema di sovraffollamento bare che attendono di trovare un loxulo disponibile.
A Palermo c’è un solo forno crematorio, sito nel capoluogo.
Gentile Stefania,
non so da quale Regione Lei mi scriva, in ogni caso il consiglio è di rivolgersi alla So.CREM più vicina alla Sua città.
salve,vorrei sapere se esiste un sito o un’associazione dove potersi iscrivere in caso di cremazione,sono interessata a farlo ma non so dove rivolgermi,grazie