Secondo uno studio recentemente pubblicato sulla rivista Lancet il numero di vittime della pandemia di Covid-19 a livello mondiale potrebbe essere tre volte più alto rispetto al bilancio ufficiale.
Secondo i ricercatori dell’Institute for Health Metrics and Evaluation degli USA, il numero di morti in eccesso registrato nel 2020 e 2021 è pari a 18,2 milioni, più del triplo di quelli che rientrano nella statistica dei decessi Covid: numero che suggerisce che l’impatto complessivo della pandemia potrebbe essere stato maggiore di quanto stimato.
L’analisi ha evidenziato, inoltre, che i tassi di mortalità in eccesso variano ampiamente tra i Paesi e all’interno delle regioni.
Nello specifico, il reale bilancio delle vittime sembra sia stato molto più alto in alcune località, in particolare nell’Asia meridionale (5,3 milioni di morti in eccesso) e nell’Africa subsahariana, rispetto a quanto suggeriscono i dati ufficiali Covid.
A livello nazionale, il numero più alto di morti in eccesso si sarebbe verificato in India (4,1 milioni), Stati Uniti (1,1 milioni), Russia (1,1 milioni), Messico (798mila), Brasile (792mila), Indonesia (736mila) e Pakistan (664mila).
Mentre i tassi di mortalità in eccesso più alti stimati erano in America Latina andina (512 morti ogni 100mila abitanti), Europa orientale (345 morti ogni 100mila), Europa centrale (316 morti ogni 100mila), Africa subsahariana meridionale (309 morti ogni 100mila) e America Latina Centrale (274 morti ogni 100mila).
Secondo gli autori dello studio su questi numeri potrebbero aver influito diagnosi insufficienti a causa della mancanza di test, ma anche problemi nella segnalazione dei dati di morte, considerato che, distinguere tra i decessi causati direttamente da Covid e quelli verificatisi come risultato indiretto della pandemia non era semplice.
Alcuni decessi potrebbero anche essersi verificati indirettamente per la mancanza di accesso all’assistenza sanitaria e ad altri servizi essenziali durante la pandemia.