Nei giorni scorsi, l’Istat ha rese disponibili le nuove previsioni della popolazione italiana per l’intero Paese e per le singole regioni, fino all’anno 2080 (Previsioni della popolazione residente e delle famiglie).
È l’aggiornamento che l’Istat esegue con cadenza annuale, tenendo conto delle tendenze più recenti e dei dati più aggiornati e adattando, di conseguenza, le ipotesi sul futuro.
Nella sua variante media, basata su ipotesi sulle quali c’è un buon consenso tra gli esperti circa l’andamento futuro dei fenomeni demografici, la popolazione del Paese diminuisce dai 59 milioni di inizio 2022 a 56,5 milioni nel 2050 e 45.8 del 2080.
Quattro sono i trend che caratterizzano lo scenario italiano e ne disegnano le prospettive:
– calo della popolazione;
– diminuzione del rapporto tra giovani e anziani (e quindi tra lavoratori e non);
– accentuazione nei prossimi anni dei trend negativi;
– aumento dei decessi con un picco nel 2059, quando si stimano circa 845mila morti annui, con un aumento di oltre il 18% rispetto ai dati di partenza (anno 2022 con base ISTAT ricalcolata in 715mila morti).