Nel 2024 termina l’anomalia dell’incremento dei decessi registrata dal 2020 al 2023, connesso con gli effetti pandemici e post pandemici

L’ISTAT ha reso noti i dati provvisori di mortalità dell’anno 2024. Ciò permette a chi come noi studia questo fenomeno di effettuare qualche prima considerazione.
Con l’anno 2024 termina l’anomalia dell’incremento dei decessi registrata dal 2020 al 2023, connesso con gli effetti pandemici e post pandemici.
Si torna quindi a valori di mortalità dell’intero Paese comparabili con quelli ante pandemia: attorno ai 650mila decessi annui, con un tendenziale in crescita (nel prossimo ventennio almeno) dovuto all’arrivo in tarda età delle coorti di popolazione connesse con il baby boom del dopoguerra.
La situazione è ben rappresentata dal seguente grafico che rappresenta l’andamento annuo dei decessi dal 2010 al 2024.

In termini numerici la mortalità 2024 è stimata in 648.617 decessi per l’intero Paese, contro i 660.600 dell’anno 2023. Quindi con un calo di 11.983 unità, pari al -1,8%.
Il confronto con la base di riferimento ante pandemia (645.620= la media dei morti del quinquennio 2015-2019), porta a vedere si è avuto un leggerissimo aumento di morti annui (+2.997, pari a + 0,5%).
Si rimanda alle tabelle di analisi e confronto disponibili nell’Area statistica di www.funerali.org per gli abbonati PREMIUM, che analizzano le variazioni mortalità addirittura mese per mese e provincia per provincia. Per ora ci si limita a dar conto dell’analisi dell’andamento regionale di mortalità nel 2024, sintetizzabile nella seguente tabella.

Di seguito viene rappresentato il confronto tra i dati 2023 e 2024, in forma barre.

E, nel grafico seguente si può valutare la dispersione delle variazioni percentuali di mortalità per ogni regione, in rapporto alla numerosità di defunti regionale (anno 2023 rapportato al 2024).