Analisi sintetica dei movimenti di popolazione 2024, secondo l’ISTAT

Al 31 dicembre 2024 la popolazione residente conta 58 milioni 934mila individui (dati provvisori), in calo di 37mila unità rispetto alla stessa data dell’anno precedente. La diminuzione della popolazione prosegue ininterrottamente dal 2014 e il decremento registrato nel 2024 (-0,6 per mille) è in linea con quanto osservato negli anni precedenti (-0,4 per mille del 2023 e -0,6 per mille nel 2022).
Nel 2024 le nascite si attestano a quota 370mila, registrando una diminuzione sul 2023 del 2,6%.
Calano anche i decessi (651mila), il 3,1% in meno sul 2023, dato più in linea con i livelli pre-pandemici che con quelli del triennio 2020-22.
Sono questi in sintesi i dati demografici (ancora provvisori) resi notino un comunicato stampa dall’ISTAT in data 31 marzo 2025.
Vediamo ora in maggior dettaglio le informazioni connesse con la mortalità.


Nel 2024 si contano 651mila decessi (dato provvisorio), 20mila in meno rispetto al 2023 (Figura 2).
SCR 20250331 prxv.

In rapporto al numero di residenti sono deceduti 11 individui ogni 1.000 abitanti, contro gli 11,4 dell’anno precedente. Un numero così basso di decessi non si registrava dal 2019. Il calo della mortalità risulta confermato anche dal confronto con i 678mila decessi teorici che si sarebbero avuti nel 2024 se si fossero manifestati i medesimi rischi di morte del 2019.
Nel quadro di una popolazione che invecchia il numero di decessi tende strutturalmente a crescere in quanto più individui sono esposti ai rischi di morte, anche nel caso in cui tali rischi dovessero rimanere invariati da un anno all’altro. Se questo fenomeno non si verifica, com’è avvenuto nell’ultimo anno, può dipendere dal mutevole andamento delle condizioni climatico-ambientali, dall’alterna virulenza delle epidemie influenzali da una stagione alla successiva, da un significativo eccesso di mortalità dovuto a
precedenti circostanze eccezionali come avvenuto nel periodo pandemico e post-pandemico. Negli ultimi 15 anni si sono osservati diversi picchi significativi (nel 2012, 2015, 2017 e soprattutto nel 2020-2022) ai quali ha sempre fatto seguito un calo della mortalità negli anni immediatamente successivi.

Il calo dei decessi si traduce in un guadagno di vita rispetto al 2023 di circa cinque mesi sia per gli uomini sia per le donne. La speranza di vita alla nascita nel 2024 è stimata in 81,4 anni per gli uomini e in 85,5 anni per le donne (+0,4 in decimi di anno), valori superiori a quelli del 2019.
Il difficile periodo legato alla pandemia sembra essere ormai superato come evidenzia una sopravvivenza che torna a registrare incrementi significativi. Certamente la pandemia ha lasciato un segno importante:
lo testimonia il fatto che ci sono voluti quattro anni per un ritorno alla normalità storica e che, se la pandemia non avesse avuto luogo, oggi si parlerebbe molto probabilmente di condizioni di sopravvivenza ancora migliori.

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