All’ospedale San Martino di Genova i dipendenti di Asef – l’azienda comunale dei servizi funebri – la notte hanno l’obbligo di “visitare” i morti per accertarsi che non diano segni di vita. Per certificare di aver compiuto il “giro”, ogni ora e obbligatoriamente, tutti i dipendenti sono anche tenuti a timbrare il cartellino. E il lettore si raggiunge attraversando le camere mortuarie, quindi una verifica delel salme la si fa per forza. Chi omette la timbratura perde quattro ore di paga. E’ questo il sistema trovato dall’azienda per garantire che effettivamente venga effettuato il giro periodico di verifica. «Metodi inaccettabili, inseriti da chi pensa di poter gestire un’azienda pubblica come se fosse un’impresa di esclusiva proprietà», tuona Marco Odone, della segretaria regionale Uiltrasporti. Gli risponde Bianca Tiozzo, direttrice generale di Asef «I lavoratori sono lì per fare il loro dovere. Che un defunto si risvegli è evento rarissimo, ma chi può escludere che accada?». Soprattutto, però, devono rimanere svegli i lavoratori, fanno intendere all’ASEF. Polemica sindacale senza senso, aggiungiamo noi!.
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