Se arriva al crematorio una cassa con lo zinco e, per esempio, il parente cambia idea all’ultimo secondo, è possibile rompere i sigilli per effettuare il travaso? Se sì, serve l’autorizzazione?
Risposta:
Il fatto che all’impianto di cremazione pervenga feretro confezionato in duplice cassa (legno e zinco) dovrebbe presupporre che l’impianto sia idoneo (tecnologicamente ed amministrativamente autorizzato) per provvedere alla cremazione di feretri così confezionati.
In caso contrario non si comprende come possa essere pervenuto un tale feretro, dovendosi conseguentemente invitare gli interessati a rivolgersi per la cremazione ad impianto idoneo.
Rimanendo sulla formulazione del quesito, non si comprende quale possa essere la fattispecie del “cambiamento d’idea”, poiché, se il feretro sia stato trasportato ad impianto di cremazione, ciò presuppone che vi sia stata sia la manifestazione di volontà alla cremazione sia il rilascio dell’autorizzazione alla cremazione (nonché quanto previsto dall’art. 26 D.P.R. 285/1990).
In via generale, va sempre esclusa la possibilità/ammissibilità di interventi sul feretro, nonché ogni ipotesi di un “travaso” (operazione inammissibile), dato che il feretro va inserito nel forno crematorio integralmente e nelle condizioni in cui si trovi, lasciando indenni i sigilli.