In numerosi articoli, pubblicati sul Vs. portale funerali.org, si riporta che per tumulazione di salme Covid-19 è vietata l’installazione di valvola, facendo riferimento alla circolare Ministero della Salute n. 34678 del 13/12/2016, (che effettivamente indica il divieto di utilizzo della valvola).
Però nella circolare del Min. Salute n. 11285 del 01/4/2020, all’Allegato A – che indica le caratteristiche ed il confezionamento dei feretri ospitanti salme affette da Covid-19 – nello specifico alla lettera D, si legge che è consentito l’utilizzo di valvole come da D.P.R. 285/1990.
Si chiede inoltre se il Covid-19 sia inserito o meno nell’elenco del Ministero della Salute come malattia infettiva diffusiva.
Risposta:
1) Effettivamente la lettera D dell’Allegato 1 prevede l’uso della valvola in caso di tumulazione stagna, con l’aggiunta di disinfettante interno alla bara di zinco:
“È permesso utilizzare valvole e dispositivi autorizzati di cui all’art. del D.P.R. 285/1990, purché all’interno del feretro sia versato abbondante disinfettante, a base di ipoclorito di sodio, o altri prodotti solidi o liquidi con analoghe o migliori caratteristiche.”.
Appare un’incongruenza, visto che non abbiamo notizia di valvola autorizzata dal Ministero e dalle Regioni per uso su defunti di malattia infettivo diffusiva. Le possibili interpretazioni possono essere:
a) Il Ministero con circolare n. 11285/2020 ha dato indicazione ai sindaci che adotteranno la ordinanza contingibile ed urgente, che sia possibile l’uso di valvola depuratrice poiché questo virus (Covid-19), che si ricorda ha una vita massima di 9 giorni su superfici, risulta depotenziato da vari fattori: uso interno al feretro di abbondante disinfettante, azione della valvola che scatta ad una determinata sovrappressione, chiusura stagna del manufatto. È ovvio che, laddove non sia adottata l’ordinanza sindaca contingibile e urgente, continua a valere quanto specificato in linea generale dal Ministero e, quindi, non essendovi alcuna valvola autorizzata per infetti, non si possa utilizzare la valvola;
b) un errore materiale, sempre possibile, stante la rilevante quantità di provvedimenti emanati (e allora chiarirà il Ministero).
L’unica soluzione, se vuole avere certezze, è porre quesito al Ministero.
2) Circa il fatto che il Covid-19 sia malattia infettivo-diffusiva pare acclarato, visto che è stata proclamata pandemia dall’Orga-nizzazione Mondiale della Sanità. Si potrà sindacare su quale classe (1°, 2°, 3°) di malattia infettivo-diffusiva possa essere inserito il Covid-19. Considerate anche classificazioni di altre nazioni, e letto il D.M. Sanità 15/ 12/1990, si ritiene possa essere ricompreso nella classe 1°, n. 10 (influenza con isolamento virale), visto che il Ministero specifica al punto A.3 della circolare 11285/20 il riferimento a microrganismi di gruppo 3 o prioni.
Ma anche in questo caso, se avesse dei dubbi, potrà sempre porre quesito al Ministero della Salute.