La salma del Sig. X è posta in un loculo in concessione alla madre della convivente. Esiste un figlio del defunto, ma è minorenne. Nel testamento, ritrovato dopo la sepoltura, il defunto chiede espressamente che della tomba se ne occupino la sorella e la mamma. I familiari citati nel testamento, avrebbero intenzione di spostare quindi la salma nel loculo di loro concessione, che si trova nello stesso cimitero. Ma l’intestataria (che ricordiamo essere la madre della convivente) nega l’autorizzazione alla traslazione. È possibile denunciarla concessionaria per sepoltura illegittima? A quali articoli del codice penale si può far riferimento? Ed inoltre, se la concessionaria non autorizza la traslazione, quale reato sta commettendo?
Risposta:
In caso di mancato testamento del defunto dove siano riportate indicazioni precise sulla propria sepoltura, a “comandare” sulla destinazione delle spoglie mortali è, in ordine:
a) il defunto, con espressione in vita (potrebbe esserci uno scritto o dichiarazioni verbali provabili con testimonianza);
b) il coniuge;
c) i familiari in ordine di parentela (prima i gradi più vicini e poi in loro mancanza i gradi più lontani). Ad es. in mancanza di coniuge decidono insieme i primi gradi di parentela e cioè i genitori (se in vita) ed i figli.
Non ha alcun diritto sulla destinazione delle spoglie mortali (se non consentire l’iniziale accesso) il concessionario della tomba.
In questo caso ha titolo il figlio, o meglio chi può esprimersi per il figlio minore, ovvero chi ne ha la patria potestà o il tutore. Se la madre del defunto è in vita, concorrono insieme madre e figlio del de cuius, a prendere la decisione.
Un testamento che affida l’onere di mantenere una tomba (come in questo caso) non significa che lei abbia titolo a disporre circa il trasferimento delle spoglie mortali. La concessionaria non ha nessun titolo a mettere firme di traslazione (a meno che lo imponga il regolamento comunale del luogo).
Ciò premesso si ritiene sia sempre meglio evitare denunce di sepoltura illegittima. Se la salma è in quel loculo, c’è chi lo ha consentito a suo tempo. Ed inoltre se il testamento del defunto dice che sorella e mamma devono provvedere alla manutenzione (e la cosa mi lascia perplesso): ciò significa che il defunto sapeva che intendeva essere sepolto in quella tomba e quella è la prova che il suo volere era quello (e allora voi non potete fare più nulla).
È comunque consigliabile rivolgersi ad un Legale.
Norme correlate:
Riferimenti:
Parole chiave:
CONCESSIONE,diritto sepoltura.
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