Quesito pubblicato su ISF2018/1-a

La Calabria è una fra le pochissime regioni a non avere ancora adottato una propria legislazione in campo funerario (ad es. non esistono, nei vari cimiteri calabresi, né giardini del ricordo né cinerari comuni). Quindi se un cittadino richiedesse per un parente defunto la dispersione delle ceneri o l’affido dell’urna cineraria, cosa succederebbe? La richiesta non verrebbe autorizzata e l’urna verrebbe custodita in cimitero fino al’approvazione della legge regionale?

Risposta:
In merito all’affido decide il Comune nel quale l’urna deve essere affidata (in casa dell’affidatario, con le cautele previste per evitare che l’urna sia sottratta, ecc.) e questo è possibile, anche in assenza di legge regionale, se il Comune ha già adottato un regolamento comunale in proposito che lo consente oppure anche su semplice autorizzazione senza nessun regolamento. Si rimanda al D.P.R. 24 febbraio 2004 che prende atto e diffonde un parere del Consiglio di Stato su un ricorso straordinario fatto al Presidente della Repubblica proprio per questo caso.
Invece la dispersione non è ammessa nel territorio della regione Calabria, pertanto l’unica soluzione è che questa avvenga nel territorio di altra regione che lo consenta. In alternativa l’interessato può chiedere che l’urna:
− venga affidata ad un familiare finché la norma non consenta la dispersione in Calabria, indicando comunque dove vuole siano disperse le sue ceneri;
− venga tumulata in cimitero (soluzione più sicura) finché non sia consentita la dispersione delle ceneri in Calabria.
Norme correlate:
D.P.R. 24 febbraio 2004

Parole chiave:
Quesiti, Normativa, Cimitero.

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