Svizzera: prossima l’introduzione della terramazione come pratica di sepoltura alternativa

Il Gran Consiglio di Zurigo ha approvato un’iniziativa individuale di un cittadino sul tema della terramazione, come pratica di sepoltura alternativa.
E ora il compostaggio dei defunti potrebbe essere testato, in futuro, a Zurigo.
La terramazione – detta anche riduzione naturale organica – consiste nella riduzione organica del corpo del defunto. In tale processo il corpo viene inserito in un contenitore, poggiato su un letto di paglia, fieno, erbe e fiori in cui i microorganismi attivati lo decompongono in una quarantina di giorni.
Attualmente in Svizzera esistono solo la sepoltura tradizionale o la cremazione, pratiche funerarie in cui viene utilizzato il feretro.
Unica eccezione il caso in cui la persona deceduta abbia donato il proprio corpo a disposizione della scienza. Dopo gli studi, i resti sono cremati e le ceneri deposte in un’urna.
In Svizzera – nel 2023 – quasi il 90% dei defunti è stato cremato.
Mentre in Ticino la Legge sulla promozione della salute e il coordinamento sanitario prevede che debba essere assicurata la sepoltura o la cremazione di tutte le persone morte nel Cantone e che ogni Comune debba disporre di un cimitero. Con l’autorizzazione del Dipartimento possono essere creati cimiteri che servono a più Comuni.
Il Consiglio di Stato è competente per disciplinare il trasporto, la sepoltura, la cremazione, l’esumazione delle salme e gli interventi praticati su di esse ed emana disposizioni di polizia mortuaria e cimiteriale, disciplinando altresì l’attività delle imprese di pompe funebri.

Lascia un commento

Quando inserisci un quesito specifica sempre la REGIONE interessata, essendo diversa la normativa che si applica.

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Di norma la risposta al quesito è data entro 3 giorni lavorativi.
Per quesiti complessi ci si riserva di non dar risposta pubblica ma di chiedere il pagamento da parte di NON operatori professionali di un prezzo come da tariffario, previo intesa col richiedente
Risposta a quesiti posti da operatori professionali sono a pagamento, salvo che siano di interesse generale, previa conferma di disponibilità da parte del richiedente.