La figura del celebrante laico in Italia

Un interessante articolo a firma di Maria Novella De Luca, recentemente apparso sul Venerdì di La Repubblica, ha esaminato la nascita e progressiva affermazione di una nuova figura in ambito cerimoniale: il celebrante laico.
Si tratta di una persona che, dopo avere affrontato uno specifico percorso di formazione, può officiare eventi quali matrimoni (previa richiesta di speciale delega al Sindaco), funerali, l’arrivo di un figlio o un divorzio, attribuendo però all’evento una specifica connotazione di cerimonia laica.
In Italia Clarissa Bosford, Richard Brown e Liana Moca hanno fondato nel 2021 un’Associazione – Federcelebranti – che riunisce tutti i celebranti professionisti certificati, circa un centinaio.
Non sono previste formule standard di rito, anche se sono state ideate delle linee guida, ratificate dall’UNI – l’Ente Italiano di Normazione.
Ogni cerimonia è quindi concepita come evento a sé, per il quale viene redatta unica e specifica partitura, grazie all’incontro tra il celebrante e la coppia o i familiari interessati dall’evento. Durante la cerimonia che può avere luogo nel giardino, in spiaggia, in casa o al cimitero, può anche essere data lettura di poesie, lettere, diari, aforismi, o spazio ad interventi di amici o parenti.
Nel caso del funerale laico – sempre più richiesto – la cerimonia dell’addio viene officiata, cercando di trovare le parole più opportune per ricordare la persona scomparsa, attraverso la memoria di amici e congiunti.
Una cerimonia laica officiata da un celebrante professionista prevede un costo che può partire dai 500 euro circa per un funerale ai 3.000 euro per un matrimonio.

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