Fuochi fatui dalle casse metalliche quando non c’erano ancora le valvole a depressione

Lo stile funerario dei faraoni e le millenarie tecniche di sepoltura perpetua, fuochifatuielaborate nell’antico Egitto, erano molto di moda nelle arti mortuarie del primo Ottocento, con ogni probabilità perché gli esempi più alti e conosciuti della cultura egizia erano proprio i monumenti sepolcrali.

Notevole fu la loro influenza su costumi e tradizioni nel mondo anglosassone, con il curioso risultato che la tumulazione, in epoca vittoriana, divenne molto popolare anche in Gran Bretagna.

Un immenso mausoleo a gradinate, con posti salma riservati ad 840 feretri, fu costruito a Highgate per accogliere le spoglie di quanti avessero deciso di affidare il proprio corpo esanime a questo tipo di destinazione ultima.

Le leggi sanitarie che regolavano queste prime esperienze di tumulazione massificata prevedevano espressamente la deposizione della salma entro una cassa di piombo saldata a fuoco, ma questa norma della bara a tenuta stagna cominciò a causare enormi problemi per l’igiene pubblica.

Quando il cadavere racchiuso nel contenitore metallico cominciava ad esse aggredito dagli agenti chimici della decomposizione lo sviluppo dei miasmi provocava violente flessioni e rigonfiamenti della lamiera, ed in casi estremi conduceva al pericoloso fenomeno definito, nel gergo dei necrofori, scoppio del feretro.

Gli inglesi, da sempre gente molto pragmatica, risolsero il problema con la loro tipica ingegnosità.

Una piccola apertura veniva praticata nel coperchio del cofano con la punta di un trapano e nel foro così ottenuto era inserito il beccuccio spezzato di una pipa in argilla.

Una volta portata a termine questa modifica nel delicato assetto del feretro con un fiammifero si appiccava fuoco ai gas putrefattivi, altamente incendiabili, che uscivano dal piccolo condotto a causa della loro naturale sovrappressione.

Secondo le cronache macabre di quel tempo le fiammelle erano capaci di riardere per ben oltre tre settimane, così da disperdere i nauseabondi composti aeriformi della putrefazione cadaverica in modo igienico, silenzioso ed efficiente.

Si tratta forse della prima forma di tumulazione areata?

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Carlo Ballotta

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