Torna in Aula alla Camera il disegno di legge sul Biotestamento, il cui esame è iniziato ad aprile, con varie interruzioni.
Nella maggioranza è emersa la contrarietà dei deputati di Ap (tranne l’ex socialista Fabrizio Cicchitto, favorevole anche al suicidio assistito). Perplessi anche alcuni cattolici del Pd. Ma il disegno di legge potrebbe passare con i voti dei cinque stelle. Restano ancora da votare un centinaio di emendamenti, anche se i tempi per intervenire stanno per esaurirsi. Il ddl, di 5 articoli, prevede che per depositare le proprie disposizioni sul fine vita ci si dovrà rivolgere a un notaio o pubblico ufficiale, ma sarà possibile farlo anche davanti a un medico del Servizio sanitario nazionale. Le volontà sono sempre revocabili ed ognuno potrà disporre il rifiuto dei trattamenti sanitari, incluse la nutrizione e l’idratazione artificiali.
Di norma la risposta al quesito è data entro 3 giorni lavorativi.
Per quesiti complessi ci si riserva di non dar risposta pubblica ma di chiedere il pagamento da parte di NON operatori professionali di un prezzo come da tariffario, previo intesa col richiedente
Risposta a quesiti posti da operatori professionali sono a pagamento, salvo che siano di interesse generale, previa conferma di disponibilità da parte del richiedente.