“I tentativi di svuotare completamente il disegno di legge del ministro Lanzillotta dimostrano la volonta’ di molta politica, e soprattutto di politica locale, di non cambiare direzione e questo non fa bene a imprese e cittadini”. E’il leader di Confindustria, Luca Cordero di Montezemolo, intervenendo all’Unione industriale di Roma, a denunciare quello che lui definisce essere un atteggiamento anti liberalizzazione di buona parte della politica italiana. “Gli italiani – ha concluso Montezemolo – potrebbero ottenere risparmi significativi se molti sevizi fossero assegnati ai privati con gare trasparenti”.
“Si chieda il presidente Montezemolo, perché negli anni scorsi i pochi privati che c’erano nel settore gas hanno preferito uscire dal mercato e vendere le loro aziende ai soggetti pubblici. Provi a dare una spiegazione anche del perché non ci sono privati nell’acqua, dove il 95% degli acquedotti è gestito da ex-municipalizzate e nel quale da anni le gare vanno deserte. La verità è che sono mercati con margini molto ridotti”. Risponde incalzando il presidente aggiunto di Federutility Mauro D’ascenzi. Che osserva: “Nell’energia le tariffe sono compresse da un lato dall’aumento del petrolio e dall’altro dal tetto ai prezzi imposto dall’Authority. Nell’acqua, non parliamone neanche. Siamo il Paese europeo con le tariffe più basse. Non mi si venga poi a dire che il privato è garanzia di efficienza e che le aziende pubbliche siano tutte dei carrozzoni. È una visione obsoleta e dannosa per il Paese”.
Infine, il presidente di Federutility conclude con un appello a Montezemolo: “Le nostre aziende hanno superato da tempo i pregiudizi su pubblico privato – afferma D’Ascenzi – basta vedere con quali risultati si siano aggregate e quotate in Borsa. Mischiamoci. Lavoriamo su obiettivi industriali comuni di modernizzazione del Paese. La demonizzazione delle aziende locali è stupida quanto la paura ed il pregiudizio sulle privatizzazioni”.
Fonte:quindici
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