Raccolte un milione e quattrocentomila firme per l’abolizione dell’art. 23-bis

Oggi il comitato promotore ha consegnato oltre un milione e quattrocentomila firme presso la Corte di Cassazione mentre un presidio si è svolto a piazza Navona, dove il ‘popolo dell’acqua’ si è riunito per festeggiare con in strada gli scatoloni contenenti le schede.

Un risultato che, sottolinea il Forum Italiano dei movimenti per l’acqua, ”segna un passo importante nella storia della democrazia e della partecipazione in questo Paese. Nessun referendum nella storia repubblicana ha raccolto tante firme. La sfida che il comitato promotore ha davanti è quella di portare almeno 25 milioni di italiani a votare tre ‘sì’ la prossima primavera, quando si terrà il referendum contro la privatizzazione dei servizi idrici”. ”Un risultato che oggi – si rimarca – alla luce del ‘risveglio democratico’ a cui si è assistito nei mesi della raccolta firme, sembra assolutamente raggiungibile”.

”Adesso chiediamo al governo di emanare un provvedimento legislativo che disponga la moratoria degli affidamenti dei servizi idrici previsti dal decreto Ronchi almeno fino alla data di svolgimento del referendum. Chiediamo inoltre alle amministrazioni locali di non dare corso alle scadenze previste dal decreto Ronchi. Un milione e quattrocentomila firme – avverte il Forum – rappresentano una delegittimazione di qualunque scelta tesa ad applicare il decreto, a maggior ragione per quelle amministrazioni che vogliono addirittura anticiparne le scadenze”

Il prossimo appuntamento del popolo dell’acqua è il prossimo 18 e 19 di settembre, quando, probabilmente a Firenze, si terrà l’assemblea dei movimenti per l’acqua.

Ricordiamo che se tale referendum si farà nei modi proposti dai promotori verrà interessato anche il settore funerario. Si veda il perché al seguente link https://www.funerali.org/?p=3309

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One thought on “Raccolte un milione e quattrocentomila firme per l’abolizione dell’art. 23-bis

  1. Bari, 29 luglio 2010 – “Oggi e’ una giornata storica.
    Apprendere che l’accesso all’acqua potabile e’ diventato uno
    dei diritti fondamentali, un diritto umano e indispensabile per
    il godimento pieno del diritto alla vita, mi fa sperare in un
    mondo migliore dove morire ad una manciata di anni per le
    condizioni igienico-sanitarie insufficienti, potra’ essere solo
    un brutto ricordo” Lo ha dichiarato il presidente della Regione
    Puglia, Nichi Vendola dopo l’approvazione, avvenuta la scorsa
    notte a New York, della risoluzione delle Nazioni Unite che
    stabilisce l’accesso all’acqua, un diritto umano fondamentale e
    indispensabile. “E’ un passo decisivo per affrontare al meglio
    l’emergenza della mancanza di risorse idriche sufficienti per
    centinaia di milioni di persone nel mondo -ha concluso Vendola-
    il testo approvato dara’ senz’altro un forte impulso alle
    nostre battaglie per la difesa dell’acqua come bene pubblico,
    per sottrarlo alle bulimia degli interessi privati ed economici
    e restituirlo, come diritto, alla vita di tutti”.

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