Con il DPCM 6 maggio 2009, pubblicato dalla Gazzetta Ufficiale n. 119 del 25 maggio, il governo definisce le modalità di rilascio e di utilizzo della casella di posta elettronica certificata assegnata ai cittadini ai sensi dell’art. 16-bis, commi 5 e 6, del decreto-legge 29 novembre 2008 n. 185, meglio nota come “PEC”, con particolare riguardo alle categorie a rischio di esclusione ai sensi dell’art. 8 del codice dell’amministrazione digitale, di cui al decreto legislativo n. 82 del 2005, nonchè le modalità di attivazione del servizio mediante procedure di evidenza pubblica, anche utilizzando strumenti di finanza di progetto.
Al cittadino che ne faccia richiesta, la Presidenza del Consiglio dei Ministri – Dipartimento per l’innovazione, direttamente o tramite l’affidatario del servizio, assegnerà un indirizzo di PEC. La sua attivazione e le comunicazioni che transiteranno per la predetta casella di PEC – chiarisce il decreto – saranno senza oneri per il cittadino.