Chi nel corso del 2023 ha sostenuto spese funebri può beneficiare – nel modello 730/2024 – della detrazione IRPEF del 19 per cento.
La riduzione del 19 per cento dell’imposta da pagare spetta a chiunque effettui il pagamento delle esequie, a prescindere dal legame di parentela col defunto.
Il requisito di parentela, originariamente presente, è stato eliminato con la Legge di Stabilità 2016, che limitava l’accesso alla detrazione alle persone di cui all’art. 433 del codice civile (coniuge, figli o – in loro assenza – nipoti, genitori o – in loro assenza – nonni, bisnonni e trisnonni, fratelli e sorelle, suoceri, nuore e generi).
Possono essere inseriti nel modello 730/2024 tutti i costi relativi alle onoranze funebri, al trasporto ed alla sepoltura.
L’importo massimo a cui è applicabile la detrazione è di 1.550 euro per ciascun decesso, con uno sconto d’imposta non superiore a 294,50 euro.
I costi relativi devono essere indicati all’interno del quadro E, SEZIONE I – spese per le quali spetta la detrazione d’imposta del 19, del 26, del 30 e del 35 per cento, ai righi da E8 a E10 – Altre spese:
nella colonna 1 va inserito il codice “14”, che identifica le spese funebri; nella colonna 2 devono essere evidenziati i costi sostenuti.
Nel caso di più eventi, i righi da E8 a E10 devono riportare in ognuno di essi il codice 14 e la spesa relativa a ciascun decesso.
L’importo deve comprendere le spese indicate nella sezione “Oneri detraibili” della Certificazione Unica con il codice onere 14.
Inoltre, per beneficiare della detrazione, i contribuenti dovranno utilizzare sistemi di pagamento tracciabili.
La documentazione relativa alle spese sostenute da conservare è quella relativa alle spese funebri con fatture e/o ricevute fiscali riconducibili al funerale.
Se l’intestatario della fattura non corrisponde alla persona che ha sostenuto la spesa, il documento originale deve riportare una dichiarazione di ripartizione, sottoscritta anche dall’intestatario stesso.
In alternativa, ricevuta del versamento bancario o postale, ricevuta della carta di debito o credito, estratto conto, copia bollettino postale o del MAV e dei pagamenti con PagoPA o con applicazioni via smartphone tramite Istituti di moneta elettronica autorizzati.
Per le spese funebri sostenute all’estero è necessaria la documentazione in lingua originale delle spese sostenute, corredata da una traduzione asseverata in lingua italiana.
Se la documentazione è in lingua inglese, francese, tedesco o spagnolo, la traduzione può anche essere eseguita e sottoscritta dal contribuente.