Novita’ per la riforma dei servizi pubblici locali, introdotta dal governo nella manovra. Nelle correzioni al maxiemendamento, trasmesse alla Camera dal governo, viene abolita una norma, voluta dalla Lega, che individuava le societa’ a cui era possibile affidare direttamente la gestione dei servizi senza ricorrere alla gara. Con la modifica si dice semplicemente che, in deroga alle modalita’ ordinarie di affidamento (ossia le gare), in situazioni con particolari caratteristiche ambientali e sociali, l’affidamento puo’ avvenire ”nel rispetto dei principi della disciplina comunitaria”. Vengono cassati due commi secondo i quali l’affidamento poteva avvenire a favore di ”societa’ a capitale pubblico partecipate dall’ente locale, che abbiano i requisiti per la gestione ‘in house”’ e a favore di ”societa’ a capitale misto, non quotate, partecipate dall’ente locale, a condizione che il socio privato sia scelto mediante procedure ad evidenza pubblica”.