“Il testo del decreto sul federalismo municipale, così come ci è stato presentato, non è condivisibile, troppi i punti critici che richiedono un ulteriore approfondimento. Preghiamo il Governo di apportare gli opportuni chiarimenti quanto prima”. Lo ha detto il presidente dell’Anci, Sergio Chiamparino, al termine dell’Ufficio di presidenza dell’Associazione svoltosi il 20 gennaio 2011. Chiamparino ha però spiegato ai giornalisti che “l’Anci non si schiera perché non ci sono le condizioni politiche per dire sì o no e quindi questa non può essere letta ne’ come una bocciatura, ne’ come una promozione. Le incertezze della fase politica sono grandi e se vengono sommate a quelle del testo non ci mettono in condizione di dare un giudizio positivo”. Allo stesso tempo, però, Chiamparino ha detto che se il governo “vuole andare avanti deve proseguire la fase di interlocuzione e deve convocare una conferenza unificata straordinaria”.
La risposta del Governo non si è fatta attendere e uno degli effetti positivi del “caso Ruby” sembra proprio l’accoglimento delle richieste dell’ANCI:
“Il Governo terrà conto delle osservazioni presentate ieri dai Comuni sul decreto che riforma il fisco municipale”. E’ quanto ha affermato il ministro per la Semplificazione Normativa, Roberto Calderoli, in una conferenza stampa svoltasi a Palazzo Chigi al termine del Consiglio dei Ministri odierno. “C’e’ un sostanziale accordo sulle richieste presentate dall’Anci”, ha aggiunto Calderoli. “Con il ministro Tremonti e con La Loggia abbiamo concordato una serie di risposte positive a dei quesiti posti dall’Anci, ritengo che si sia ricomposta la posizione del governo rispetto alla stessa Anci e che c’e’ una sostanziale condivisione delle richieste”, ha precisato.
E’ proprio vero il detto che “Tira più un pelo di …. che un paio di buoi”