Dopo la secca presa di posizione contraria di D’Ascenzi (Presidente aggiunto di Federutility), che aveva definito un “golpe” il tentativo di passare la riforma dei servizi pubblici locali dentro la finanziaria, con la fiducia, sono scesi in campo sia il Presidente della Confservizi Morese, sia dell’ANCI Dominici.
Di seguito le dichiarazioni rese alla stampa:
Morese
In merito alla trasformazione del ddl sulla liberalizzazione dei servizi pubblici locali, da un anno fermo al Senato, in emendamento alla legge Finanziaria 2008 in discussione Camera dei deputati, il presidente di Confservizi, Raffele Morese, ha rilasciato la seguente dichiarazione:
“L’emendamento non va affatto bene. E non è neanche frutto di una concertazione. Tempi troppo stretti per realizzare le gare, messa in difficoltà delle multiutility e in particolare di quelle quotate in Borsa, contraddizione con le normative settoriali, alcune delle quali di fresca definizione (acqua, gas e trasporto pubblico locale) sono caratteristiche troppo rilevanti per poter essere apprezzate positivamente. Chiedo al ministro Lanzillotta e alla Camera un supplemento di riflessione per evitare gravi conseguenze per le aziende di servizio pubblico locale”.
Dominici
Il Patto istituzionale firmato con il Governo nel settembre scorso rischia di saltare’’. E’ quanto afferma Leonardo Domenici, Presidente dell’ANCI, secondo il quale ‘’il faticoso equilibrio e i risultati previsti con il Patto istituzionale sono sostanzialmente messi a rischio da continue e negative novita’ introdotte nella Finanziaria, prima al Senato ed ora alla Camera.
Secondo Domenici, ‘’gia’ gli interventi effettuati a Palazzo Madama relativi alla valutazione (errata) della riduzione dei costi della politica nei Comuni e l’incomprensibile utilizzo dei fondi conseguenti per la copertura dei ticket sanitari, le incertezze sui tagli relativi al Decreto Visco, le novita’ introdotte in tema di oneri di urbanizzazione ed il mancato ristorno dell’IVA sulle esternalizzazioni avevano incrinato il Patto’’. Dai giornali – aggiunge il Presidente ANCI – apprendiamo ora che il Ministro Lanzillotta avrebbe chiesto di introdurre in Finanziaria una norma sui servizi pubblici locali, senza discuterne con i rappresentanti dei Comuni e delle Aziende; norme – aggiunge – che penalizzano fortemente i Comuni’’. Non vorremmo – conclude Domenici – vederci costretti a ripetere la scelta gia’ fatta prima dell’estate che porto’ l’ANCI ad abbandonare tutti i tavoli di concertazione con il Governo, primo fra tutti la Conferenza Unificata.