L’Organizzazione mondiale della Sanità avvisa sui possibili effetti disastrosi della quarta ondata, nel caso in cui non vengano adottate nuove restrizioni, accanto al proseguimento della campagna vaccinale: altre 500mila persone potrebbero morire in Europa entro marzo 2022.
Il tasso di decesso tra i no-vax risulta essere nove volte più alto rispetto ai vaccinati entro 6 mesi.
A inizio ottobre 2021, il colosso Merck Sharp & Dohme in partnership con Ridgeback Biotherapeutics, ha inoltre registrato la prima pillola indicata per il trattamento del Covid: l’antivirale molnupiravir, la cosiddetta “pillola Merck”, da prendere per via orale.
L’azienda ha già inoltrato l’autorizzazione di emergenza negli Stati Uniti e l’immissione in commercio ad altre agenzie regolatorie a livello mondiale.
Secondo lo studio clinico, attualmente in fase 3, il medicinale, se somministrato nelle fasi iniziali dell’infezione, permetterebbe di dimezzare il rischio di ricoveri e decessi in pazienti adulti a rischio e che presentano Covid-19 in forma lieve o moderata.
Il farmaco preso per cinque giorni, con quattro compresse al giorno, senza bisogno di ospedalizzazione o somministrazione sotto la sorveglianza medica, sembra essere molto efficace, soprattutto se somministrato nelle prime fasi dell’infezione, entro cinque giorni dalla comparsa dei sintomi.
In Italia, il coordinatore del Cts Locatelli ha annunciato che è stato chiesto il dossier da Aifa per avere a disposizione anche delle dosi di Molnupiravir e l’Agenzia europea dei medicinali è pronta ad accelerare le procedure per il via libera a fronte dell’aumento dei contagi nell’Unione europea.