Il 23 febbraio scorso, il britannico Telegraph ha pubblicato un articolo in cui affermava che, in Ucraina, l’esercito russo aveva al seguito dei forni crematori mobili per nascondere le sue perdite. A corredo di tale articolo, i giornalisti del Telegraph avevano presentato un video, diffuso in precedenza dal ministero della Difesa britannico.
Tale video, però, è stato pubblicato su YouTube nell’agosto del 2013 dalla società russa Turmalin che si occupa della costruzione di inceneritori per uso civile: “Test di una installazione unica per la distruzione termica (combustione) dei rifiuti biologici”.
Senza aver fatto alcuna verifica in merito all’articolo, il 5 marzo scorso, il capo redattore esteri de La Stampa, Giordano Stabile, ha pubblicato lo stesso video, intitolando:
“Guerra in Ucraina, forni crematori e social limitati: ecco come Putin nasconde la distruzione ai russi”.
Stabile non ha alcun dubbio: la Russia sta nascondendo ai propri connazionali i soldati uccisi in Ucraini, cremandoli nei forni crematori mobili.
Ciò è avvenuto ben cinque giorni dopo la fake news del Telegraph e nonostante diversi fact-checking pubblicati, come quello del canale France 24 del 28 febbraio.
Fonte: ilprimatonazionale.it
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