Si è svolta nei giorni passati a Dusseldorf, in Germania, l’Assemblea della EFFS (Federazione Europea dei Servizi Funerari). Dopo circa 3 anni di stallo, per la nota divisione che si era creata tra i rappresentanti del Paesi del Nord e del Sud Europa, la situazione si è sbloccata con la approvazione del nuovo statuto della Federazione e dei nuovi organi. In rappresentanza dell’Italia una delegazione guidata da Giovanni Primavesi, composta da Alessandro Bosi e Luca Tabossi della Feniof e da daniele Fogli della Sefit, le due associazioni nazionali italiane riconosciute come membro nazionale.
Lo statuto è stato votato con 414 voti su 415. Unico voto contrario quello del rappresentante turco, che non si è visto riconoscere il ruolo di membro nazionale. Si lavorava ai cambiamenti dello statuto da oltre 2 anni.
Col nuovo statuto il board (comitato direttivo) si è ristretto a 9 membri e non vi è la rappresentanza garantita per ogni Paese. Il nuovo meccanismo elettorale (oggi si vota a maggioranza semplice) è più snello e dovrebbe consentire una governance adeguata della Federazione europea. Ma è sulle elezioni degli Organi che si sono avute le principali novità: subentra alla presidente uscente, la danese Baltzer, il tedesco Mr. Wulf (che a breve assumerà anche la carica di Presidente mondiale dell’IFTA). Vice presidenti lo spagnolo Vidal e l’inglese Henley. Tesoriere il francese Neveu, membri: l’italiano Primavesi, l’olandes Peusen, il ceko Rambusek, il portoghese Carreira, l’austriaco Fertinger. Permane direttore il tedesco Lichtner.
A ben vedere soo cambiati i rapporti di forza nel board (oltr che in assemblea), che ora non vede più dominante il blocco di paesi del Nord Europa, aggregati con la Germania, Si è quindi chiuso il lungo braccio di ferro che durava da 3 anni e quindi riprende l’attività della EFFS a pieno regime. Già il 30 gennaio 2012 vi sarà una prima riunione del board, in cui sarà completata la squadra opertiva con le nomine dei comitati di lavoro e dei loro presidenti, individuati 5-6 obiettivi prioritari su cui impegnare le scarse risorse della EFFS. Nella stessa seduta sono state aumentate le tariffe di adesione, ferme da molti anni. L’unica lingua di lavoro della Effs è ora l’inglese e così facendo si avranno forti risparmi rispetto alla situazione preesistente (3 lingue ufficiali: oltre l’inglese, il tedesco, il francese).
Sia Feniof, che Sefit, hanno fatto trapelare la soddisfazione per la positiva conclusione dei lavori assembleari.