Oltre 100 corpi riesumati dal cimitero comunale di San Bernardo, a partire dagli anni ’60, sono stati rinvenuti mummificati naturalmente.
In molti casi, i corpi presentavano ancora i capelli e le unghie intatti e in alcuni casi anche il tessuto cutaneo e i bulbi oculari, in genere tra le prime parti corporee a decomporsi dopo la sepoltura.
Secondo gli scienziati che hanno studiato il fenomeno, la causa potrebbe essere una combinazione dell’umidità e della composizione chimica del suolo della montagna su cui si trova il cimitero.
I ricercatori hanno però rilevato che i corpi sono stati ritrovati in diverse aree del cimitero e inoltre appartenevano a diversi gruppi di età e sesso.
Tali corpi mummificati furono inizialmente scoperti nelle riesumazioni effettuate nel cimitero municipale di San Bernardo nel 1963, ma anche alla fine degli anni ’80 continuavano ad essere ritrovate ogni anno circa 50 mummie.
Un’altra teoria è che il calore delle tombe, combinato con il cimitero sopraelevato, il vento caldo che soffia costantemente e il ripido pendio della montagna potrebbe imitare quello di un forno, disidratando i corpi.
Alcuni di questi corpi mummificati sono esposti al museo delle mummie nel mausoleo di Jose Arquimedes Castro e ogni anno il cimitero rimuove i corpi dal mausoleo per fare spazio a nuovi defunti.
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