[fun.news.975] Mortalità bassa nel 2004

Bisogna tornare indietro al 1992 per trovare un livello di mortalità così basso come quello registrato nel 2004. La causa prima sta nell’eccezionale ondata di calore del 2003, che aveva anticipato circa 20.000 decessi rispetto al trend, e nell’andamento mite dell’inverno, che non ha registrato situazioni epidemiche influenzali particolarmente acute. L’analisi dei dati diramati in questi giorni dall’ISTAT porta a sintetizzare il quadro demografico nazionale come segue: La popolazione al 1.1.2004 è risultata di 57.888.245 residenti, mentre al 31.12.2004 è cresciuta a 58.462.375. I decessi per l’intero territorio nazionale assommano a 546.658, con una variazione negativa rispetto al dato eccezionale dell’anno precedente di 39.810 unità. Il tasso grezzo di mortalità, pertanto risulta del 9,4 per mille. Con questi dati, visto che le cremazioni avute nel corso del 2004 sono state accertate recentemente in 43.834, la incidenza della cremazione è risultata dell’8%, leggeremente cresciuta rispetto all’anno precedente. La inumazione e la tumulazione sono sostanzialmente stabili, in percentuale, con una inversione di tendenza della sepoltura in terra che, per motivi di economicità e perché scarseggiano i posti salma, specie nelle grandi città, è in recupero sulla tumulazione.

Lascia un commento

Quando inserisci un quesito specifica sempre la REGIONE interessata, essendo diversa la normativa che si applica.

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Di norma la risposta al quesito è data entro 3 giorni lavorativi.
Per quesiti complessi ci si riserva di non dar risposta pubblica ma di chiedere il pagamento da parte di NON operatori professionali di un prezzo come da tariffario, previo intesa col richiedente
Risposta a quesiti posti da operatori professionali sono a pagamento, salvo che siano di interesse generale, previa conferma di disponibilità da parte del richiedente.