I Comuni non possono imporre i più bassi limiti di inquinamento acustico previsti dalla normativa senza aver prima classificato il proprio territorio in zone di diversa accettabilità in base alle stesse norme. Con una sentenza dello scorso 10 dicembre 2004 (n. 1212) il Tribunale amministrativo di Latina ha sottolineato come in assenza di ripartizione del territorio comunale in base alle zone previste dal Dpcm 1° marzo 1991, il limite di accettabilità delle sorgenti sonore sia quello più alto e generale previsto dallo stesso decreto per tutto il territorio nazionale.
Di norma la risposta al quesito è data entro 3 giorni lavorativi.
Per quesiti complessi ci si riserva di non dar risposta pubblica ma di chiedere il pagamento da parte di NON operatori professionali di un prezzo come da tariffario, previo intesa col richiedente
Risposta a quesiti posti da operatori professionali sono a pagamento, salvo che siano di interesse generale, previa conferma di disponibilità da parte del richiedente.