A seguito di interpellanza urgente dell’On.le Violante ( Camera, 18/2/2003), il Ministro Sirchia, attraverso il Sottosegretario Guidi, ha dato risposta quasi immediatamente ( 20/2/2003), chiarendo la posizione del Governo in merito. Per il dettaglio si rimanda al resoconto stenografico dei lavori alla Camera, riportato integralmente nell’area Documenti, in un file liberamente scaricabile, rintracciabile con la ricerca con parola chiave “Violante” Sulla posizione espressa dal Ministro non è agevole al momento comprendere se influirà positivamente o negativamente sulla evoluzione in corso. Di certo si registra un movimento dopo mesi di stallo, ma è arduo capire se il movimento sia un passo avanti o uno indietro. Difatti la risposta del Governo lascia aperte diverse opzioni: Una come anticipazione della parte regolamentare attuativa dell’articolo 3 della L. 130/01 sulla cremazione, l’altra per il DDL che formalmente non si abbandona, ma si esplicita la problematica delle competenze concorrenti tra Stato e Regioni. Il problema è dato non solo dallo “spezzatino” di norme che ne deriverebbe, ma anche dalla obbligatorietà di regolare pure la parte di L.130/01 sui prelievi di tessuti e liquidi biologici, su cui si conosce di già il parere contrario delle Regioni. E occorrerebbero due ulteriori pareri, senza una nuova legge, quello del Ministero dell’Ambiente e quello del Ministero dell’Industria e del Commercio, oltre a quelli dell’Interno e di Giustizia. E inoltre i passaggi parlamentari previsti dall’articolo 3 della L.130/01, oltre al primo passaggio fondamentale in Conferenza Unificata di un nuovo testo regolamentare “mignon”. E’ quindi un momento delicato, che potrebbe tradursi in atti che rischierebbero di aggiungere confusione alla confusione, se non si studia un percorso globale per tutte le problematiche del settore funebre e cimiteriale. Sarebbe infatti un assurdo sbloccare la sola parte relativa alla cremazione ( si fa per dire, visto che ci vorrebbe già così più di un anno!), lasciando in mezzo al guado le restanti problematiche cimiteriali e del settore funebre.
Di norma la risposta al quesito è data entro 3 giorni lavorativi.
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