[fun.news.445] I tempi per la riforma dei servizi funerari influenzati dal DDL La Loggia

Commentando le dichiarazioni del Ministro La Loggia sulla necessità di snellimento delle procedure per l’emanazione di DDL, Fogli (SEFIT) ha affermato che “non può che concordare con quanto detto dal Ministro. E’ assurdo che l’attuazione di provvedimenti importanti di indirizzo del Governo alle Regioni, ad es. proprio in materia di sanità pubblica o di attuazione della legge 130 del 2001, sconti tempi biblici”. Il Ministro La Loggia si era così espresso nel corso dell’incontro istituzionale con il presidente della Regione Campania, Antonio Bassolino: ”Dal momento nel quale nasce l’idea di fare un disegno di legge governativo al momento in cui diventa effettivamente legge ed e’ operativo occorrono non meno di 22 passaggi. Sono un’eternita’, bisogna intervenire sia sul piano normativo che delle riforme dando piu’ poteri al Governo e al Parlamento, individuando una procedura con meno passaggi. Il sistema cosi’ com’e’ non puo’ essere competitivo con gli altri Paesi europei ma soprattutto ritarda nel dare risposte ai cittadini”. Secondo La Loggia bisogna approvare una riforma istituzionale da un lato agendo dall’altro anche sul fronte delle norme ordinamentali. ”Se invece di avere due Camere che fanno lo stesso lavoro – ha sottolineato – se ne prevede una federale, facciamo saltare tutta una serie di passaggi ed abbiamo nello stesso tempo un luogo unico dove si contemperano le esigenze dei vari livelli istituzionali. Si tratta di un’emergenza da affrontare nel piu’ breve tempo possibile, altrimenti il sistema non tiene”. Il ministro ha sottolineato che ”la riforma costituzionale ha messo sullo stesso piano Stato-Regioni-istituzioni locali secondo la divisione di competenze che non e’ ancora sufficientemente chiara”. Un passo nella costruzione del nuovo assetto statale e’ rappresentato dal disegno di legge che porta proprio il nome di La Loggia e che ”libera da una serie di ostacoli le Regioni per poter procedere in materia di politica internazionale e comunitaria, nell’esercizio delle funzioni in competenza legislativa esclusiva ma con un non sufficiente trasferimento di risorse, personale, strutture dello Stato”. Il ddl, per La Loggia, consente di avviare ”l’indispensabile riforma del titolo V, nel contesto del completamento dell’assetto federale dello Stato con il Senato delle Regioni, la nuova Corte Costituzionale, il rafforzamento dei poteri dell’esecutivo, prevedendo, con tutte le necessarie garanzie, il federalismo fiscale”. Per il ministro ”se riusciremo a realizzare il complesso di queste norme all’interno di questa legislatura potremo partire nella prossima con un assetto dello Stato completamente diverso da quello attuale, sicuramente piu’ efficace, piu’ efficiente nel dare risposte ai cittadini ma anche e soprattutto piu’ competitivo nei confronti dei nostri partner europei”.

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