Alta la partecipazione ai lavori di SEFITDIECI, il tradizionale Forum promosso dalla SEFIT, Servizi Funerari Italiani, la Federazione che associa gestori di servizi funebri e cimiteriali comunali, soprattutto di area pubblica. Due le tavole rotonde, la prima sugli effetti dei cambiamenti di normativa per quanto concerne la cremazione, la seconda sulla modifca della legislazione per l’attività funebre e cimiteriale. Per la cremazione è emerso che sarebbe utile modificare l’attuale legislazione, con una gradualità e con richieste di parametri da osservare per le emissioni in atmosfera che siano giustificati dalla particolarità del processo di combustione e dalle effettive quantità di inquinanti in gioco. Gli intervenuti sono stati concordi nel ritenere che non abbia senso una normativa fortemente restrittiva, che bloccherebbe lo sviluppo della cremazione in Italia, soprattutto al Sud e che imporrebbe oneri di riatto degli attuali impianti che sono stati stimati in almeno un 40% del valore di un impianto nuovo. È emersa la pochezza dell’inquinamento determinato dalle bare, sia per quanto concerne la cremazione che la inumazione e invece la difficoltà a trattare gli zinchi. L’altra tavola rotonda è stata preceduta dalla illustrazione da parte dell’On.le Burtone dell’AC 2664, (il cui testo è del tutto simile all’AS 1265) di riforma della materia funeraria. Il dibattito ha consentito di far convergere le 4 Federazioni di settore, SEFIT, FENIOF, FEDERCOFIT, FIC su alcuni punti di grande rilevanza: – tutti ritengono che non si possa procrastinare l’emanazione della norma, e che essa debba essere applicata, nelle sue diverse articolazioni, nazionali, regionali, comunali, al massimo entro un anno, anno e mezzo; – tutti sono d’accordo nel seguire un percorso che consenta una concertazione in Conferenza Unificata Stato, Regioni e Autonomie Locali, per evitare l’impasse dato dai cambiamenti del Titolo V della Costituzione in materia di competenza legislativa; – è necessaria una valorizzazione del ruolo delle Regioni e dei Comuni. – si registra piena convergenza su 2 percorsi: a) quello istituzionale, che dovrà fare il proprio iter parlamentare, sulla base di DDL di iniziativa del Governo che già fin dall’inizio ricomprenda una visione bi-partizan della norma; b) parallela istituzione di un tavolo definito “federale”, dove la varie Federazioni possano eliminare le residue incomprensioni su un testo che comunque vede già risolti molti dei problemi esitenti. Infine 2 relazioni tematiche sono state presentate per analizzare il cammino della normalizzazione in campo funebre che sta avanzando a livello europeo, gli effetti del TU sull’edilizia per quanto concerne i progetti cimiteriali e, infine, un aggiornamento sulle norme del project financing in campo cimiteriale e per la cremazione. I testi delle relazioni presentate o dei dibattiti, come dell’AS 1265, sono liberamente disponibili, in formato PDF, su internet al seguente indirizzo http://www.euroact.net/sefitdieci . Si è chiesto ai relatori di far pervenire i propri contributi e al più tardi entro la fine della settimana, ma già oltre i 2/3 delle relazioni sono scaricabili.
Di norma la risposta al quesito è data entro 3 giorni lavorativi.
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