[fun.news.397] TAR ammette l’affido diretto di servizi cimiteriali a società privata quando vi sia la necessità di stabilizzazione di LSU

Il TAR Puglia ammette la possibilità per le Amministrazioni di stipulare convenzioni con soggetti imprenditori per l’affidamento di servizi pubblici (nel caso specifico quelli cimiteriali), senza dover ricorrere alle procedure concorsuali, quando l’obiettivo dell’affidamento sia quello di pervenire alla stabilizzazione di lavoratori socialmente utili. La questione era stata sottoposta al vaglio dei giudici amministrativi dalla R.R.S. di Milano, società operante nel settore dei servizi cimiteriali, che aveva impugnato innanzi al Tar il provvedimento con il quale il Comune di Lecce, a seguito della presentazione di un piano di impresa per la stabilizzazione di 26 lavoratori socialmente utili, aveva affidato la gestione dei servizi cimiteriali alla società Asea. La società ricorrente rivendicava l’indizione di una procedura di evidenza pubblica per l’affidamento del servizio, censurando, sotto un duplice profilo, l’iter amministrativo seguito dal Comune. Da un lato veniva contestata la possibilità di ricorrere allo strumento del piano di impresa quale veicolo per l’affidamento di servizi pubblici in deroga alle disposizioni in materia di contratti della pubblica amministrazione; dall’altro, l’assenza dei presupposti previsti dal comma 3 dell’articolo 10 del decreto legislativo 468/97. I giudici amministrativi, sollecitati dalla società milanese, hanno effettuato una indagine finalizzata a verificare la sussistenza di tutti quei presupposti che la legge ritiene indispensabili per poter validamente utilizzare lo strumento derogatorio della convenzione diretta. La procedura seguita dal Comune di Lecce, dunque, è stata ritenuta pienamente legittima. Resta il problema della distorsione di mercato che può derivare da un siffatto comportamento se fosse seguito da molte Amministrazioni.

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