[fun.news.390] Ad Ardea (RM) 7 arresti per violazione delle norme sulle estumulazioni

Per aver violato le norme sul trattamento di resti mortali e di rifiuti cimiteriali e aver usato due discariche abusive scattano le manette per 7 persone, ad Ardea (RM). Sono Attilio e Fabio Attenni, padre e figlio di 61 e 35 anni, Ulisse Iacoangeli, 30 anni, titolari delle ditte (Attenni Onoranze funebri e Ilsef) incaricate delle estumulazioni; i loro operai Manuele Lucchetti, Maurizio Moscatiello e Giacinto Tunno di 25, 36 e 33 anni, e Franco Caratelli, 53 anni, custode del cimitero, tutti di Ardea. Insieme ai sette ci sono poi altre tre persone iscritte nel registro degli indagati. E altre, presumibilmente, se ne aggiungeranno nei prossimi giorni. L’indagine che ha portato al blitz e all’esecuzione delle sette ordinanze di custodie cautelari emesse dal gip Gisberto Muscolo della procura di Velletri, è iniziata lo scorso luglio, quando i carabinieri della stazione di Tor San Lorenzo individuarono in un paio di aree periferiche ossa umane, pezzi di lapidi e residui di casse sparpagliati in mezzo a materiali edili di risulta. Non solo ossa, ma anche corpi, come quello di una suora, circondati dall’immondizia e da cani randagi che si nutrono di quei miseri resti. Serve spazio al cimitero e le due ditte che avevano vinto a un prezzo stracciato l’appalto per l’estumulazione di 36 salme, da quanto accertato dagli inquirenti, non hanno alcuna intenzione di rispettare le regole. Non sono stati avvisati i parenti, non vi è stata la presenza del personale dell’ASL, non si sono seguite le norme. Troppo costoso seguire le regole quando si erano aggiudicati l’appalto per 167 euro a salma. Cifra davvero troppo bassa, anzi fuori mercato, visto che le altre ditte chiedevano tre volte tanto. Per tutti l’accusa è di vilipendio, occultamento e distruzione di cadavere. Proseguono le indagini per appurare se vi siano ulteriori responsabilità.

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