È appena terminato al Palatu ‘e sas Iscolas di Villanova Monteleone (SS) “Blooming” l’ultimo lavoro della fotografa sassarese Giulia Sale. La mostra, ha come centro tematico una grande foto a colori: una strada deserta costeggia delle moderne costruzioni a schiera, realizzate in blocchi rettangolari. Ad un primo sguardo sembra un agglomerato urbano, geometricamente organico. “La coscienza che i blocchi siano colombari e i riquadri loculi – sottolineano i curatori della mostra – è quasi sopraffatta dalla sensazione di aver di fronte l’isolato di un nuovo quartiere in crescita”. Nel lavoro di Sale il cimitero perde la sua connotazione classica, non più luogo destinato alla memoria e alla compassione, ma “zona incerta”, decontestualizzata. Una seconda foto mostra, nella sua resa volutamente sgranata, due donne con dei fiori in mano, sullo sfondo il cimitero senza memoria. Le donne camminano lungo il viale, sotto un sole forte, vivo, che le illumina disegnando in terra le loro ombre. Nell’opera di Sale si descrive la coesistenza tra vita e morte registrando con delle immagini scarne ed essenziali la “fenomenologia della morte nella sua quotidianità”. Per chiudere il percorso espositivo la fotografa propone venti immagini di fiori, essendo il fiore il collegamento naturale all’immagine di cimitero: margherite, lillium, fiori di specie diverse senza foglie e steli, scontornati e stampati su un algido sfondo bianco.
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