[Fun.News 2882] In Friuli tra un anno le bare non più aderenti al DPR 285/1990 ma agli standard UNI

Si informa che è stato pubblicato sul BUR FVG numero 36 del 9 settembre 2015 il D.P.Reg. 28 agosto 2015, n. 0172/Pres. il "Regolamento recante i requisiti delle strutture e dei servizi funebri, cimiteriali e di polizia mortuaria ai sensi dell’articolo 3 bollettino ufficiale della regione autonoma friuli venezia giulia 9 settembre 2015 36 17 della legge regionale 21 ottobre 2011, n. 12 (norme in materia funeraria e di polizia mortuaria)".
Il regolamento disciplina i requisiti delle strutture e dei servizi funebri, cimiteriali e di polizia mortuaria in attuazione dell’articolo 3, della legge regionale 21 ottobre 2011, n. 12 (Norme in materia funeraria e di polizia mortuaria).
Il regolamento è entrato in vigore il giorno successivo a quello della sua pubblicazione sul Bollettino ufficiale della Regione, anche se per certe parti si hanno disposizioni transitori (Art. 14) che ne posticipano la validità.
Il regolamento si compone di dieci capi, contenenti 15 articoli.
Gli argomenti spaziano su gran parte del settore sia funebre che cimiteriale. In particolare si richiama l’attenzione sulle norme concernenti i requisiti strutturali dei cimiteri e dei crematori.
La Regione Friuli ha adottato una innovativa tecnica redazionale delle norme, particolarmente attenta ai temi ambientali, in cui richiama all’uso di materiali e prodotti con caratteristiche fortemente innovative per l’Italia, richiamando lo standard prestazionale UNI richiesto (come ad es. per le bare o gli arredi interni delle bare) o addirittura, com eper i loculi aerati, inserendoli esplicitamente nel testo regolamentare se lo standard si riferisce ad altri Paesi (come è il caso delle norme AFNOR francesi).
E’ quindi un testo particolarmente innovativo che ha necessità come ogni innovazione di qualche tempo per essere digerito sia dagli operatori che dal mercato.

Tra gli argomenti regolati si richiamano:
– Caratteristiche e modalità di realizzazione dei loculi stagni e aerati (Art. 2 e 3)
– Requisiti strutturali dei crematori (Art. 4)
– Requisiti delle strutture destinate al servizio obitoriale (Art. 5)
– Requisiti strutturali delle case funerarie e delle sale del commiato (Art. 6 e 7)
– I requisiti dei mezzi di trasporto funebre e delle casse (Art. 8 e 9)
– I requisiti strutturali, gestionali e professionali per l’esercizio dell’attività funebre (Art. 10)
– Le caratteristiche e le modalità di realizzazione delle cappelle private e delle tumulazioni privilegiate fuori dai cimiteri (Art. 11 e 12)
– Elenco delle malattie infettive che richiedono particolari prescrizioni per la sepoltura o per la cremazione, per la esumazione ed estumulazione (Art. 13)
Per la rilevanza dell’argomento si richiama di seguito il solo articolo
Art. 9 (Requisiti delle casse)
1. I requisiti per la costruzione delle casse lignee ad uso funerario, di cui all’articolo 19 della legge regionale 12/2011, sono quelli stabiliti con le norme tecniche UNI 11520 e 11519.
In particolare:
a) per l’inumazione le casse lignee rispondono alle particolari disposizioni di cui al punto 7.2 della norma UNI 11520;
b) per l’uso crematorio le casse lignee rispondono alle particolari disposizioni di cui ai punti 7.3 ed appendice A.3 della norma UNI 11520; valgono le previsioni della nota 2 del punto
7.3 per la realizzazione di cofani con spessore inferiore e minore impatto ambientale;
c) per la tumulazione in loculo stagno le casse lignee rispondono alle particolari disposizioni di cui al punto 7.1 della norma UNI 11520;
d) per la tumulazione aerata, le casse lignee, rispondono alle particolari disposizioni di cui al punto 7.2 della norma UNI 11520;
e) per ogni altra caratteristica relativa ai contenitori interni, involucri, dispositivi ed accessori si rinvia a quanto stabilito dalla normativa nazionale ed alle conseguenti autorizzazioni ministeriali, raccomandando il rispetto delle norme UNI EN 13432 o 14995 in materia di biodegradabilità e compostabilità;
2. L’utilizzo di casse in materiale sintetico biodegradabile, comunque previamente autorizzate dal Ministero della Salute, è soggetto al rispetto delle norme tecniche UNI EN 14995.
Come al solito il testo del provvedimento è rinvenibile, per gli abbonati, all’interno dell’Area Norme regionali del sito www.euroact.net

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