SEFIT ha effettuato nei primi giorni del mese di agosto un rilevamento rapido in alcune città per le quali erano disponibili i dati statistici di mortalità a tutto luglio 2015, in considerazione della possibilità di un discreto aumento della mortalità nel territorio dovuta ad ondate di calore.
Ne è scaturito che il fenomeno è diverso da luogo a luogo indagato e in talune città fortemente anomalo, in altre del tutto fisiologico. Ma è già fin d’ora preveddibile che unendo l’alta mortalità presente per motivi stagionali d’inizio 2015 a quella data dal periodo di intenso calore di fine giugno-luglio e metà agosto, a fine anno si possano registrare valori di mortlità nazionali superiori a quelli dell’anno scorso.
Le risposte pervenute hanno evidenziato anomalie evidenti rispetto allo stesso mese di luglio dell’anno prima a Torino, Verona, Vicenza, considerando quelle che hanno segnalato aumenti oltre il 25%. Vedasi tabella in calce.
Il rilevamento è solo utile come sensazione di quel che succede, ma non ha validità statistica, anche perché non è territorialmente rappresentativo e disomogeneo per dimensioni comunali.
L’occasione ha permesso di fare una sorta di analisi della rappresentazione di questi dati statistici sul web, rilevando che è deludente l’accesso ai cosiddetti OPENDATA, cioè sezioni di statistica facilmente accessibili a tutti, previste dai vari Comuni.
Anche gli uffici di statistica comunali sono spesso in arretrato a pubblicare le informazioni sul web sulla dinamica della popolazione e in gran parte sono informazioni strutturate in maniera difforme.
Per non parlare dell’ISTAT ferma a inizio agosto a presentare i dati di mortalità mensile a tutto febbraio 2015.
Tabella con i dati pervenuti o reperiti confrontati.