Con 163 voti favorevoli e 111 contrari, l’Assemblea del Senato ha rinnovato la fiducia al Governo, approvando il maxiemendamento 1.700 interamente sostitutivo del ddl n. 1977 (conversione del decreto-legge 19 giugno 2015, n. 78, recante disposizioni urgenti in materia di enti territoriali). Il testo passa ora all’esame della Camera. Di seguito se ne riporta una sintesi. Si richiama l’attenzione in particolare sull’articolo 7 comma 8-bis che interviene sulle partecipazioni pubbliche.
Il comma in questione stabilisce che le disposizioni di cui al comma 569 della L. 147/2013, relativamente alla cessazione della partecipazione societaria non alienata entro il termine ivi indicato, si interpretano nel senso che esse non si applicano a quegli enti che, ai sensi della legge 23 dicembre 2014, n. 190, articolo 1, commi 611 e 612, in materia di riorganizzazione e riduzione delle società partecipate, abbiano approvato un piano operativo di razionalizzazione (ex comma 612) mantenendo così la propria partecipazione in società ed altri organismi aventi per oggetto attività di produzione di beni e servizi indispensabili al perseguimento delle proprie finalità istituzionali, anche solo limitatamente ad alcune attività o rami d’impresa.
La disposizione interpretativa in commento chiarisce inoltre che l’assemblea dei soci è l’organo che ha competenza nell’emanazione del provvedimento di cessazione della partecipazione societaria.
Si chiarisce inoltre che sono nulle ed inefficaci le delibere degli organi amministrativi e di controllo interni alle società oggetto di partecipazione in contrasto con le determinazioni assunte e contenute nel piano operativo di razionalizzazione.
Sintesi dell’intero provvedimento di conversione in legge
L’articolo 1 ridetermina per gli anni 2015-2018 gli obiettivi del patto di stabilità interno, prevede maggiori spazi finanziari e attenua le sanzioni per il mancato rispetto del patto.
L’articolo 2 introduce disposizioni per consentire l’avvio a regime dell’armonizzazione contabile.
L’articolo 3 prevede, a decorrere dall’anno 2016, di sopperire alla carenza momentanea di liquidità dei comuni attraverso un’anticipazione annuale.
L’articolo 5 dispone il transito del personale appartenente alla polizia provinciale nei ruoli degli enti locali per funzioni di polizia municipale. Il comma 1 dell’articolo 6 attribuisce un’anticipazione di liquidità a favore degli enti locali che risultino commissariati in conseguenza a fenomeni di infiltrazione e di condizionamento mafioso. L’articolo 7 reca disposizioni in materia di rinegoziazione dei mutui, di affidamento dell’accertamento e della riscossione della TARES, di destinazione di parte delle risorse derivanti dall’alienazione dell’originario patrimonio immobiliare degli enti territoriali, di ricorso alla procedura di riequilibrio finanziario pluriennale, di proroga dell’operatività delle disposizioni in materia di gestione delle entrate locali, di tassa sui rifiuti. L’articolo 8 provvede a incrementare di 2 miliardi le risorse per l’anno 2015 per i pagamenti da parte delle Regioni dei debiti scaduti nel 2014 o fuori bilancio. L’articolo 9 dispone in materia di concorso delle Regioni alla determinazione dei propri equilibri finanziari e di contributo delle medesime ai fini del risanamento della finanza pubblica. L’articolo 10 prevede l’istituzione, nell’ambito dell’Anagrafe nazionale, di un archivio informatizzato contenente i registri dello stato civile tenuti dai comuni; detta inoltre disposizioni in materia di emissione e rilascio della carta d’identità elettronica.
L’articolo 11 detta disposizioni per assicurare la legalità e rendere più rapidi e trasparenti i processi di ricostruzione relativi al sisma che ha colpito l’Abruzzo nel 2009. L’articolo 12 prevede che nell’intero territorio colpito dall’alluvione del 2014, e nei comuni colpiti dal sisma del 2012, purché aventi zone rosse nei centri storici, sia istituita una zona franca.
L’articolo 13 proroga al 31 dicembre 2016 lo stato d’emergenza in relazione agli eventi sismici verificatisi nel 2012 nei territori di Lombardia ed Emilia-Romagna.
L’articolo 14 sposta al 30 settembre 2015 il termine per l’eventuale aumento dell’aliquota dell’accisa sui carburanti in misura tale da determinare maggiori entrate nette non inferiori a 1.716 milioni di euro. L’articolo 15 concerne il funzionamento dei servizi per l’impiego e delle funzioni amministrative inerenti alle politiche attive per il lavoro. L’articolo 16 prevede la possibilità di avvalersi di Consip S.p.A per le amministrazioni aggiudicatrici delle procedure di gara per l’affidamento in concessione dei servizi di assistenza culturale e di ospitalità per il pubblico. L’articolo 17 autorizza il Ministro dell’economia e delle finanze ad apportare, con propri decreti, le occorrenti variazioni di bilancio e a disporre il ricorso ad anticipazioni di tesoreria.
Nella seduta le relatrici, sen. Zanoni (PD) e Chiavaroli (AP), hanno ricordato che il provvedimento dà attuazione all’intesa sancita nella Conferenza Stato, città ed autonomie locali del 19 febbraio scorso, al fine di consentire agli enti locali di programmare l’attività finanziaria e di predisporre in tempi rapidi il bilancio di esercizio per l’anno 2015, nonché all’intesa raggiunta il 26 febbraio scorso in Conferenza Stato Regioni, al fine di proseguire negli interventi di pagamento dei debiti pregressi di Regioni ed enti locali maturati nei confronti delle imprese e risolvere, seppure parzialmente, le problematiche relative al personale delle province in esubero.
Il decreto contiene poi disposizioni a favore delle aree territoriali colpite da eventi sismici nel 2009 (Abruzzo) e nel 2012 (Emilia-Romagna e Lombardia). Sebbene alcune questioni siano rimaste fuori dal provvedimento (supermento del patto di stabilità interno, adeguamento delle risorse proprie per le città metropolitane, impostazione della local tax), la Commissione ha lavorato in modo costruttivo e ha condiviso alcune proposte di modifica: lo spostamento al 30 settembre della data di approvazione del bilancio di province e città metropolitane; la possibilità di utilizzare l’avanzo primario in fase di previsione; la riduzione dal tre al due per cento delle sanzioni relative al patto di stabilità interno; la riscrittura dell’articolo 5, riguardante il transito nella polizia municipale del personale di polizia provinciale; la proroga dell’impiego delle Forze armate nell’operazione strade sicure; le misure per aumentare la trasparenza dei processi di ricostruzione in Abruzzo; lo stanziamento di 5 milioni per l’istituzione di una zona franca a Olbia; le assunzioni straordinarie nelle Forze di polizia e nel Corpo nazionale dei vigili del fuoco.