Via libera dell’Aula della Camera (è venerdì 17 luglio 2015, chissà se il Governo è superstizioso?) alla riforma della Pubblica Amministrazione, che ora torna al Senato. Il provvedimento è stato approvato con 253 sì, 93 no e 5 astenuti.
Tra i vari temi si ricordano gli articoli 14 e 15 (su partecipate e servizi pubblici locali) del disegno di legge delega, che rimandano a decreti delegati la cui emanazione è attesa entro fine anno.
Per grande sintesi si può dire che verranno ridotte fortemente le partecipazioni societarie pubbliche e per le partecipate che gestiscono servizi pubblici si prevede un numero massimo di anni di disavanzo e poi scatta la liquidazione.
Si apre anche al commissariamento se serve per riportare i conti in ordine.