Stefano Vaccari, senatore del Partito Democratico, nonché primo firmatario del Disegno di legge inerente le attività funerarie, è stato raggiunto ultimamente da numerose minacce di morte.
Il senatore del PD ha rilasciato alcune dichiarazioni per spiegare a fondo il significato del Ddl AS1611 e chiarire, così, quella che ha definito una cattiva informazione sulla cosiddetta "tassa sui morti".
Vaccari, afferma che la normativa punta a regolamentare il settore dei servizi funebri, affinché si garantiscano maggiore legalità e trasparenza. Inoltre, evidenzia come il Ddl non abbia alcuna intenzione di far sparire le piccole imprese, ma di dare maggiori strumenti per intervenire sul mercato e per dare diverse informazioni ai cittadini sui costi da sostenere per funerali, cimiteri e cremazioni, che spesso non vengono fornite dalle agenzie funerarie.
Sulle minacce di morte ricevute, il senatore PD replica che sono frutto di una cattiva informazione diffusa dalle imprese del settore che non vogliono quella che lui stesso definisce "un’azione riformatrice".
Di seguito il testo ripreso da un aintervista del sen. Vaccari, resa a Radio Cusano Campus:
“Il ddl sui servizi funebri? Non è assolutamente una tassa sui morti. Parte della stampa è in malafede, perché ha distorto il significato e l’obiettivo di questo decreto di legge. Addirittura in un servizio televisivo sono andati in giro nei cimiteri a chiedere ai cittadini se sono d’accordo con una tassa sui morti. Non mi pare un grande esercizio di libera informazione”.
Il senatore Pd Stefano Vaccari, è il primo firmatario di un disegno di legge, detto gergalmente “Funeral tax”, che riforma l’intera disciplina delle attività funerarie e cimiteriali e che sta scatenando molte polemiche tra gli addetti ai lavori. Sottolinea il senatore:
“Si distorce il senso di questo ddl in modo da impedire che su questo settore si mettano le mani. Il nostro è un provvedimento organico di regolamentazione, che ha come finalità la legalità e la trasparenza. E questo settore non ha avuto dimestichezza con questi due principi della libertà economica”. Poi rivela che da quando ha messo nero su bianco la riforma del settore dei servizi funebri non se la passa tanto bene: “Sono stato insultato e anche minacciato di morte su facebook. E’ un prezzo che, pare, adesso bisogna pagare. Ci sono passato sopra. In questo settore non so se ci sono lobby, ma ci sono soggetti economici che hanno attivato il mondo dell’informazione per contrastare in modo strumentale questa azione riformatrice”.
Vaccari descrive infine quali sono le novità più importanti che verrebbero introdotte col ddl: “L’obiettivo non è certo cancellare le imprese funebri, ma dar loro più strumenti per stare sul mercato. Si propone di fare più investimenti sui cimiteri e sugli impianti crematori, soprattutto nel centro sud, e di dare ai cittadini informazioni e trasparenza sui prezzi che le agenzie funebri praticano e che oggi non danno e non fanno, tranne pochissimi casi”.