La presenza di numerose concessioni cimiteriali aventi durata perpetua – sorte quindi prima dell’entrata in vigore del D.P.R. 21 ottobre 1975, n. 803, in quanto le norme previgenti consentivano sia concessioni cimiteriali a tempo determinato che perpetue – costituisce una situazione che spesso assume delle criticità, in particolare gestionali. Questo poiché nel tempo viene a scemare l’interesse all’ordinario mantenimento del sepolcro, soprattutto quando questo diventa saturo (cioè quando si raggiunge la capienza del sepolcro medesimo) e, conseguentemente, risulta non più idoneo ad accogliere feretri (o altre spoglie mortali a tal fine assimilabili, come urne cinerarie e/o cassette ossario).
Si sta consolidando giurisprudenza che consente, nei dovuti modi regolamentari, di trasformare precedenti concessioni perpetue in altre a tempo determinato. In particolare si richiama la recente sentenza del Consiglio di Stato, Sez. V, 10 febbraio 2015, n. 683.
Su questi aspetti è intervenuta di recente la Circolare SEFIT Utilitalia n. 19 del 17/06/2015.
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