La Federutility SEFIT ha segnalato al Ministero della salute l’importanza di disporre di chiare normative in materia di crematori, chiedendo la ravvicinata costituzione di un tavolo tecnico in materia.
Sempre più spesso si è di fronte a comportamenti della pubblica opinione non coerenti con la reale pericolosità dei crematori, che sono impianti tecnologicamente in grado di garantire limitatissime emissioni in atmosfera.
Invece l’opinione pubblica, non appena si diffonde la notizia della installazione di un crematorio, si organizza in comitati, più o meno spontanei, per boicottare l’iniziativa, spesso frutto di mancata conoscenza dei reali termini del problema.
Un forno crematorio ha potenzialità e livelli di inquinamento molto scarsi, come può essere dimostrato.
Ben pochi sanno che (fonte libro bianco ECN sui crematori del 2008) :
"Posto che un’automobile percorre mediamente 15.000 km/anno e ipotizzando uno standard Euro4, quando tutti i crematoi europei saranno adeguati agli standard suggeriti in questo documento, le loro emissioni annue complessive in atmosfera saranno equivalenti all’inquinamento causato da 132 auto in termini di ossido di azoto (NOx), di 5 auto in termini di monossido di carbonio (CO) e di 1 auto in termini di polveri…"
SEFIT, inoltre, lamenta il fatto che siano passati quasi quattordici anni da quando la legge 30 marzo 2001 dava il compito al Ministero della salute, di promuovere un decreto interministeriale capace di assicurare limiti di inquinamento massimo e caratteristiche da possedersi da parte dei crematori.
Analoghi provvedimenti esistono ad es. in Francia, in Germania e in altri Paesi europei e la pubblica opinione viene così rassicurata dal rispetto di tali normative da parte di chi intende impiantare un nuovo crematorio o deve rivedere un crematorio vetusto.
Art. 8 L. 30 marzo 20011, n. 130 – (Norme tecniche)
1. Entro tre mesi dalla data di entrata in vigore della presente legge, con decreto del Ministro della sanità, di concerto con il Ministro dell’ambiente e con il Ministro dell’industria, del commercio e dell’artigianato, sono definite le norme tecniche per la realizzazione dei crematori, relativamente ai limiti di emissione, agli impianti e agli ambienti tecnologici, nonchè ai materiali per la costruzione delle bare per la cremazione.