Alla vigilia della votazione in consiglio comunale di Arezzo della bozza del piano di riduzione e razionalizzazione delle partecipate, il presidente di Arezzo Multiservizi, Luciano Vaccaro, fa presente le proprie motivate contrarietà circa la prospettata fusione tra l’azienda dei cimiteri e quella dei parcheggi.
Piuttosto che adempiere ad una norma di legge con la riduzione dei numeri delle società, meglio puntare su razionalizzazioni durature, che estendano l’operatività su territori più vasti, riducendo così l’incidenza dei costi fissi per unità di servizio.
Quella che appare ad Arezzo è in realtà una critica a tutto tondo al metodo di razionalizzare senza incidere sulla effettiva gestione dei servizi: decidere di non decidere, potremmo parafrasare.
E quando questa critica viene da uno dei migliori Presidenti di municipalizzate del settore cimiteriale e da quella che è l’azienda che forse più di altre ha operato, negli ultimi anni, nel miglioramento della gestione, la cosa non può non far riflettere!
Arezzo Multiservizi è la società in house costituita con la finalità di gestire 54 cimiteri del territorio comunale. Diceil Presidente Luciano Vaccaro:
“L’operazione di aggregazione tra Atam e Arezzo Multiservzi è un errore e lo dico non per difendere la poltrona, ma alla luce della mia esperienza maturata in questi anni di gestione del servizio cimiteriale, tanto più se si considera che Arezzo Multiservizi non rappresenta un costo della politica ma al contrario ha dimostrato con un lavoro quotidiano di essere un esempio virtuoso di buona amministrazione addirittura a livello nazionale. Ecco quindi che la città non può correre il rischio di veder distrutto quello che è stato costruito giorno dopo giorno con professionalità e in silenzio”.
“Un eventuale processo di aggregazione con Atam Parcheggi – puntualizza Vaccaro – oltre alle problematiche inerenti alla presenza nella compagine sociale della Fraternita dei Laici, non può prescindere dalla valutazione del servizio cimiteriale che, seppure rientrante nell’ambito dei servizi pubblici di rilevanza economica, è connotato da un alto profilo di socialità dal quale non è possibile prescindere, tanto più in questo periodo di grave crisi economica”.
“Proprio per tali motivi – continua Vaccaro – con il Cda ho improntato la politica tariffaria a criteri di massima attenzione alle problematiche economiche, mantenendo ferme le tariffe per i primi tre anni di gestione, adottando criteri di graduale implementazione delle stesse alla luce di interventi di ampliamento e/o migliorativi dei servizi e lavori nei vari siti cimiteriali”. “Oggi – spiega Vaccaro – Arezzo Multiservizi è solidamente avviata a seguito di un processo di riorganizzazione sulla base di un Piano Industriale, che dimostra la piena sostenibilità economica della Società anche a fronte di impegnativi interventi di investimento e sviluppo di vari siti cimiteriali programmati. Adesso l’aggregazione con Atam Parcheggi, non può, prescindere da valutazioni di sostenibilità economica dell’aggregazione: l’assenza di una adeguata verifica economica della aggregazione proposta determinerebbe, gravi ricadute sulle società che già oggi partono da situazioni economico/finanziario molto diverse”.
“Alla luce di tutto ciò – conclude Vaccaro –, considerato anche l’irrisorio costo del Consiglio di Amministrazione di Arezzo Multiservizi, e senza tralasciare lo studio redatto dal governo centrale con il rapporto Cottarelli ed avente per oggetto le società partecipate con il quale è stata evidenziata una ottima gestione classificando la Società fra le migliori in campo nazionale e con valori positivi ben diversi da altre Società partecipate locali, ritengo che una maggiore valenza di Arezzo Multiservizi potrebbe, trovare, eventualmente, riscontro in una logica di espansione territoriale attraverso l’aggregazione alla società di altri comuni limitrofi per la gestione del servizio cimiteriale, in una logica di espansione di servizi analoghi nei contenuti e nella valenza sociale”.