Colpo di scure sulle Partecipate pubbliche (statali o comunali), che saranno commissariate in caso di bilancio in perdita.
No, non è un pesce d’aprile. Succede veramente! Lo prevede un emendamento alla delega PA, presentato dal relatore Giorgio Pagliari (Pd), in Commisisone Affari Costituzionali al Senato. Il testo di riforma della PA, su cui la Commissione concluderà i lavori entro martedì 31 marzo 2015, dovrebbe approdare in Aula a Palazzo Madama il prossimo 2 aprile.
Poi, inizierà l’iter alla Camera.
La riforma prevede una sorta di razionalizzazione delle partecipazioni pubbliche, stabilendo vincoli all’acquisto, mantenimento o alienazione di partecipazioni societarie, ma soprattutto indica due parametri inderogabili, il rigore di bilancio e la trasparenza, come spiegato dal sottosegretario alla Pubblica amministrazione Angelo Rughetti.
Novità anche in tema di responsabilità: per le partecipate pubbliche torna la responsabilità dei sindaci o governatori regionali, mentre per la gestione di un ramo della PA saranno responsabili solo i dirigenti, che risponderanno sia sul piano contabile che su quello erariale.
‘L’obiettivo principale – ha spiegato il ministro della PA, Marianna Madia – e’ di fare ordine in una legislazione che e’ cambiata troppe volte e di continuo" per arrivare a "una razionalizzazione della normativa con principi chiari" e all’applicazione del "diritto privato salvo quando ci siano particolari interessi generali da tutelare come quello della trasparenza.
Il secondo obiettivo – ha aggiunto Madia al termine della seduta della commissione Affari Costituzionali del Senato – e’ quello di una riduzione, ma non partiamo dai numeri.
Ci sara’ una riduzione drastica ma vedendo cosa queste societa’ fanno e i criteri di economia ed efficienza, come l’equilibrio di bilancio’.
Ricordiamo che si tratta di un DDL delega, che abbisogna di decreti attuativi.