Si è tenuto a Roma, nella giornata di venerdì 30 gennaio 2014, presso la sede di Federutility, il consueto seminario annuale, organizzato da SEFIT, che per molti osservatori rappresenta un appuntamento imperdibile, quasi si trattasse della convocazione degli stati generali per il settore funebre e cimiteriale italiano.
Ottima la partecipazione del pubblico (l evento era a numero chiuso) con la sala riunioni gremita la mattina.
L intervento più atteso è stato quello del Sen. Vaccari, presentatore e primo firmatario del DDL sul settore funerario AS n.1611. Egli ha ribadito l attenzione del Parlamento e del Governo per la ormai ineludibile revisione complessiva della governance del settore funerario, mentre sarà la Commissione XII del Senato a svolgere la discussione in sede referente.
Il Senatore ha fornito ampia rassicurazione:
saranno, infatti, sentite le rappresentanze associative e sociali, in maniera da migliorare, ove fosse necessario, l attuale testo del DDL.
Dai lavori è inoltre emerso il convinto sostegno al DDL in oggetto delle associazioni presenti e cioè Federutility SEFIT, EFI, ASNAF&AS e FIC.
Attenzione è stata espressa pure dal rappresentante ANCI presente al forum.
Lo stesso Ministero della salute, attraverso la partecipazione di un proprio funzionario, ha richiesto di essere convocato in audizione, presso la competente commissione XII del Senato.
Tra le presenze di spicco importanti esponenti dell imprenditoria funebre privata e dell associazionismo funerario, come molti associati a SEFIT, soprattutto di grandi città, quasi a voler simbolicamente archiviare le ostilità ideologiche provenienti dalle antiche divisioni del comparto.
Anzi, l assenza di Feniof e Federcofit, non invitate al seminario, ha reso più armonica e produttiva la discussione svolta tra persone che non hanno nascosto profonde assonanze di idee.
Proficuo, pertanto, il contributo di tutta la filiera di servizi funerari, anche per esaminare i problemi (concorrenza selvaggia e sregolata, malaffare, bilanci comunali che languono) sotto diverse angolazioni e prospettive.
Tutto il seminario è stato incentrato sull acceso dibattito sviluppatosi, in questi ultimi mesi, intorno al DDL Vaccari.
Dopo il saluto di Emanuela Cartoni, che ha fatto gli onori di casa, l introduzione di Gilberto Giuffrida, neo Presidente della commissione funeraria Sefit, è stata la volta di Giulia Chieffo (ufficio legislativo-giuridico di Federutility) la quale ha illustrato i riflessi di recenti norme introdotte dalla legge di stabilità 2015.
E poi intervenuto Pietro Barrera, neo Vice Responsabile Sefit, la sua relazione ha inquadrato la riorganizzazione dei cimiteri e crematori in ambiti territoriali ottimali, collegandola all insieme di disposizioni che già da anni stanno coinvolgendo la razionalizzazione di servizi e funzioni dei Comuni e delle aree metropolitane.
L As1611 imprime ai servizi cimiteriali quel salto di qualità organizzativa, su ampia scala che già in altri settori come acqua, gas, rifiuti e ora trasporti, è già realizzato con successo.
Di grande impatto è stata poi l illustrazione concreta di un caso di eccellenza nella aggregazione di servizi cimiteriali comunali, come quello esposto e svolto da Pietro Putoto di Contarina spa nell area trevigiana. Dalla teoria e dalla norma alla pratica, si potrebbe sintetizzare.
Ogni contributo è stata seguito da interventi e richieste di chiarimento che hanno animato il confronto.
La mattinata si è chiusa quando ha preso la parola Gabriele Righi, per spiegare contenuti specifici riguardo la cremazione dell As1611.
Dopo la breve interruzione per rifocillare i presenti, il Forum è ripartito con l intervento di Franco Lapini, Presidente FIC, che ha esposto il suo punto di vista e si è dichiarato favorevole, seppur pur con qualche miglioramento ancora da apportare, all AS n.1611.
E stata poi la volta di Antonio Dieni, che con la sua esposizione ha aperto le danze sul tema più controverso: la razionalizzazione del settore funebre.
La sua appassionata disamina ha ottenuto ampi consensi nel pubblico. E’ poi seguita sia l analisi altrettanto intensa e favorevole del Presidente di EFI, Gianni Gibellini, sia del Presidente di ASNAF& As Jorio Ronca.
Appena un pizzico di polemica, ma non troppa, con altre associazioni del settore funebre, che, con il loro disdegnoso rifiuto frutto di un opposizione preconcetta rischiano di perdere il treno.
E , quindi, stata il turno di Lamberto Baccini, in rappresentanza dell ANCI, che ha dichiarato la attenzione e la disponibilità dell ANCI stessa ad affrontare le tematiche funerarie attraverso i propri organismi e ha auspicato un confronto con la SEFIT, storicamente organo tecnico dei Comuni in questa materia.
Dagli interventi è emersa la opportunità di coinvolgere anche le associazioni dei consumatori, assenti come ruolo nell’attuale testo del DDL, e un inasprimento delle sanzioni per l impresa funebre che usa metodi scorretti di procacciamento, contemplando anche, nei casi più estremi di recidiva, la revoca del titolo ad operare.
Non appena è finito questo segmento di discussione si è immediatamente aperto un nuovo filone, introdotto da Mario Calzoni, sulle problematiche di contabilità cimiteriale (la questione verte su quanta parte dei proventi cimiteriali destinare a coprire la spesa corrente e quanta parte accantonare a garanzia di obbligazioni future, come le manutenzioni e le gestioni anche dopo il termine dell affidamento della concessione).
Tutta l assemblea è addivenuta a questa comune consapevolezza che potremmo sintetizzare, senza tema di smentita, con lo slogan Con i cimiteri non si fa più cassa e i nodi sono giunti al pettine .
E, forse, questo motto potrebbe valere anche per il dorato mondo delle stesse onoranze funebri dove una fortissima erosione nei margini di profitto sta diventando endemica, per svariate ragioni tra le quali la principale è l eccessivo numero di players-competitors (oltre 6300 operatori economici) in un mercato per sua intima natura anelastico, asimmetrico, imperfetto e molte volte persino anomico, dato il perdurare dell anarchia che affligge, da tempo immemorabile, l ordinamento mortuario nazionale.
Secondo Calzoni le ultime norme determinano la necessità di piani di razionalizzazione che comportino l obbligatorio risparmio di spesa a consuntivo 2015.
Critica è stata invece, in proposito, la voce del Coordinatore del tavolo tecnico contabilità della Sefit, Antonio Muggittu, il quale nel condividere gli sforzi di contenimento dei costi vede, però, la possibilità che essi aumentino se vi si contrapporranno adeguati ricavi, altrimenti l intera operazione di ampliamento della operatività ai bacini ottimali verrebbe inficiata.
Un intervento ha poi posto il concreto rischio di un inutile sovrapposizione tra ruoli e compiti di programmazione, vigilanza, controllo ed erogazione del servizio stesso.
In buona sostanza l ATOC serve davvero? E poi su quali basi geografiche istituire queste nuove figure giuridiche che avrebbero competenza sulle attività funerarie? Il potenziale conflitto tra Regioni e Stato Centrale, sarebbe lacerante.
Ha concluso le la girandola delle relazioni Daniele Fogli, che ha approfondito il motivo per cui sia necessaria trasparenza nel settore funerario e gli strumenti per ottenerla, tra cui l aumento delle detrazioni e il passggio dell IVA al 10% per tutte le tipologie di servizio funebre e cimiteriale, indipendentemente dalla natura del soggetto che le eroga.
Daniele Fogli ha poi richiamato l importanza di avere il bonus edilizio tombale, misura che potrebbe far emergere molto sommerso e al tempo stesso offrire un grosso impulso al lavoro nei cimiteri, in particolare di marmisti e ditte di manutenzione. Tra l altro, secondo l Ing. Fogli non sarebbe neppure necessario attendere l AS n.1611 per svolgere già quei doverosi compiti di vigilanza da parte dei Comuni e degli altri Organi di Polizia Amministrativa preposti; al fine di moralizzare le attività funerarie grazie a strumenti operativi già attivi nel nostro Ordinamento Giuridico.
Ha concluso l intensa giornata, con i ringraziamenti di rito, Gilberto Giuffrida.
Ad ogni modo, l orientamento comune emerso a Sefit10 2014 pare esser molto chiaro e limpido: c è la necessità assoluta di ritrovarsi finalmente attorno a pochi, ma univoci, principi di civiltà non negoziabili, né svendibili, attorno ai quali costruire una rivoluzione copernicana per i servizi funerari italiani: una drastica e radicale cesura con il passato.
C è bisogno di veri professionisti per il post mortem capaci di accompagnare le famiglie nel difficile momento del lutto.
Il DDL Vaccari, certo perfettibile come ogni prodotto dell umano intelletto, si propone proprio di plasmare una nuova cultura funeraria fondata sulla legalità e finalmente sciolta dagli istinti bradi di accaparramento illecito dei funerali, magari imposti dalla pura legge della pura sopravvivenza, ad impresari improvvisati ed impreparati.
C è bisogno di una Politica in grado di leggere e capire le istanze della Nazione in campo funerario (imprese, comuni e consumatori in primis), di regole chiare e di verifiche puntuali effettuate da soggetti capaci.
Le relazioni presentate, il testo dell’AS1611 e le schede di sintesi (norme per cimiteri, cremazione e attività funebre) sono reperibili al seguente link: www.sefit.eu/sefit/sefitdieci