A seguito di un parere dell’Antitrust la gestione del crematorio di Torino, da 130 anni in mano alal So.crem torinese che aveva realizzato gli impianti e garantito il servizio alla città, dovrà andare a gara.
Così ha deciso il Consiglio Comunale torinese poco prima di Natale.
La delibera approvata prevede la gara per l’affidamento del servizio di cremazione e l’obbligo per chi subentrerà di indennizzare Socrem per il forno del Monumentale.
A rassicurazione di chi temeva un peggioramento del servizio, il consigliere comunale promotore della deliberazione ha emendato la delibera prevedendo che chiunque vinca la gara debba mantenere gli stessi standard di Socrem, da tutti riconosciuti impeccabili: 48 ore di attesa massima, cerimonia di commiato con pianisti e cerimonieri.
La concessione del servizio di cremazione sarà ventennale e chi vincerà la gara dovrà dare un equo indennizzo alla So.Crem. L aggiudicazione del servizio avverrà secondo il criterio dell offerta economicamente più vantaggiosa.
La procedura dovrà tenere in adeguato conto l assoluta qualità del progetto e del servizio, comprensivo, oltre alla cremazione, dei riti di commiato e di consegna delle urne cinerarie, in adeguati spazi e con assistenza di personale qualificato.
Il provvedimento tiene conto anche dei lavoratori della So.Crem che, a partire dalla fine del 2014, si troverebbero di fatto disoccupati.
La nuovo società subentrante avrà l’obbligo di assorbire, qualora disponibili, tutti i dipendenti del precedente concessionario, compreso il personale amministrativo
E in aggiunta, anche un comitato di controllo sulla qualità.
Nella stessa seduta è stata approvata pure la mozione del consigliere Viale che apre alla dispersione in natura delle ceneri, nei fiumi o in collina.
So.crem Torino ha preannunciato ricorso al TAR.