Governo e Anci si sono messi da subito al lavoro in un tavolo tecnico per confrontare le diverse valutazioni sull impatto della legge di stabilità. Sarà un tavolo per capire come gestire al meglio una manovra che ad oggi desta seria preoccupazione per gli impatti che avrà sui Comuni. Al tavolo tecnico seguirà un incontro politico, dove, siamo convinti, ci saranno fattori correttivi per la legge .
Lo ha detto il presidente dell’Anci, Piero Fassino, dopo il vertice a Palazzo Chigi tra sindaci e governo sulla legge di stabilità.
La rappresentazione mediatica ha detto Fassino parla di una riduzione di spesa per 1,2 miliardi ma a qusti vanno aggiunti 300 milioni che derivano da provvedimenti 2013 e 2014 che hanno ricadute sugli esercizi 2015.
La manovra, poi, prevede l’istituzione di un fondo per i crediti di difficile esigibilità, inserito nella spesa corrente e quindi soggetto al patto di stabilità, che significa ridurre ulteriormente le risorse per la spesa.
Ci sono poi il miliardo in meno su Città metropolitane e nuove Province e le regole del nuovo sistema di contabilità, per un saldo negativo ha rimarcato il presidente dell Anci che oscilla tra i 3,5 e i 3,7 miliardi di euro; tagli che rischiano di vanificare gli spazi aperti con l allentamento per un miliardo del patto di stabilità. Questi sono i calcoli del nostro istituto per la Finanza locale. Il governo ha una valutazione diversa; per questo metteremo a confronto i nostri tecnici per un punto di condivisione comune sugli impatti della legge di bilancio .
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