[Fun.News 2698] AS1611: Sefit è per una razionalizzazione della gestione funebre e cimiteriale

"Tra i settori dei servizi di pubblica utilità rappresentati da Federutility, quello funerario, inteso come somma dei servizi cimiteriali, funebri, di cremazione e di illuminazione votiva, è forse l’ultimo senza una legge di settore. Il vuoto verrebbe colmato se il disegno di legge presentato al Senato AS1611 dal Sen. Stefano Vaccari e altri potesse rapidamente tradursi in legge.
L’attuale testo si legge in una nota di Federutility SEFIT, è capace di dare risposte adeguate alle necessità imprenditoriali, sia pubbliche che private.

Potrà essere emendato e migliorato nel percorso parlamentare, ma nessuna proposta di legge aveva – fino ad ora – individuato con tanta chiarezza il percorso per un assetto  strutturale  di medio e lungo periodo per questo settore."
Il testo definitivo del disegno di legge AS1611 è stato pubblicato sul sito del Senato in data 30 ottobre 2014, dopo l’usuale drafting operato dal servizio qualità normativa del Senato.
Chi fosse interessato a scaricare il testo per leggerlo clicchi su AS1611

Entrando nel dettaglio, Federutility SEFIT chiarisce:
"– la razionalizzazione del sistema cimiteriale italiano (poco meno di 16.000 cimiteri), gestiti da oltre 6.000 entità nelle più diverse forme, con la nascita di ambiti territoriali ottimali cimiteriali, potrebbe ridurre i gestori a non più di 400, ottenendo insieme economie di scala e omogeneizzazione regolamentare e tariffaria tra territori contigui, e per i cittadini una maggiore sicurezza di disporre di tombe quando necessitano.
– gli standards nazionali per la localizzazione dei crematori, garantiranno da un lato una maggior facilità per le popolazioni ad accedervi e, con attenzione all’economicità di gestione calibrata su bacini ottimali di 4.000 defunti/anno, cioè la media europea, si garantisce anche il loro sostentamento economico. Ciò determinerà un forte impulso alla realizzazione di crematori nelle aree scoperte del Paese, e cioé centro e Sud Italia.
– un deciso intervento nel settore funebre, per strapparlo alle mani della pura speculazione e farlo camminare sulle gambe della sana imprenditorialità, con la individuazione di politiche di medio termine che consentano la emersione del sommerso sia in termini di lavoro nero (si stima circa un terzo in più di assunzioni regolari) che di fatturato. Viene data dignità ad un settore spesso bistrattato e si mettono in moto investimenti soprattutto privati destinati a strutture per la cerimonialità funebre, quali sono le case funerarie e le sale del commiato. Ci si attende un netto miglioramento di qualità del servizio ai cittadini.
– una completa revisione del sistema fiscale di settore, allineando tutte le operazioni che vi si svolgono all’aliquota IVA ridotta del 10%, ma soprattutto elevando il tetto di detrazioni fiscali ammesse, per favorire l’emersione del sommerso, unita ad una considerevole azione di controllo. E poi la introduzione nel nostro Paese per legge della previdenza funebre e di quella cimiteriale.
– la estensione delle detrazioni fiscali, oggi valide per la casa e gli arredi, anche per la ristrutturazione di tombe, con un favorevole effetto sia sul mercato edile e marmoreo, sia soprattutto per rilanciare la monumentalità cimiteriale."

E prosegue la nota della SEFIT: "qualche miglioramento al testo occorre. Ci sembrano ancora migliorabili le garanzie per i consumatori e il sistema sanzionatorio. Nel complesso, però, siamo sulla giusta strada per allineare il nostro Paese agli standards europei anche per il settore funerario. Ora ci attendiamo che il provvedimento venga calendarizzato in tempi brevissimi, visto che sono anni che il mondo funerario attende risposta ai problemi sopra evidenziati."

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