Uno dei problemi dei cimiteri italiani, in particolare quelli monumentali, è la difficoltà di accesso in talune zone per disabili.
Un esempio classico sono scalinate non servite adeguatamente da ascensore o rampe d’accesso, ma anche vialetti con forte presenza di brecciolino che rendono difficoltoso l’incedere di chi è in carrozzella, e ancora l’accesso a loculi in parete verticale, raggiungibili unicamente attraverso apposite scale.
E’ quindi importante avere attenzione a rimuovere la maggior parte dell ebarriere archiettoniche esistenti, tenendo pure conto delle specificità monumentali esistenti.
I gestori dei cimiteri sono quindi chiamati direttamente in causa dall’appello del Presidente dell’ANCI Piero Fassino, che qualche giorno or sono ha diffuso un invito a tutti i sindaci, al fine di avviare, se gia non e stato fatto, le attivita necessarie per l adozione nei Comuni dei Piani di eliminazione delle barriere architettoniche e, soprattutto, a sollecitare ed impegnare gli organi comunali preposti perche sia assicurata la piena fruibilita degli spazi pubblici da parte di tutti i cittadini .
Il presidente dell ANCI, Piero Fassino, lo ha scritto in una lettera indirizzata a tutti i sindaci d Italia.
Ricordando che dalle Associazioni di tutela dei diritti delle persone con disabilita riceviamo ripetute segnalazioni sulla mancata adozione, da parte di molti Comuni, dei piani di eliminazione delle barriere architettoniche/PEBA , Fassino ricorda che l adozione degli stessi PEBA è stata prevista dalla legge 41 del 1986 .
Quindi precisa: Conosciamo bene, in quanto amministratori locali, le difficolta in cui versano i nostri enti a causa dei pesanti tagli nei trasferimenti subiti negli ultimi anni e sappiamo altrettanto bene che la rigidita del Patto di stabilita rende difficile, per la gran parte dei Comuni, anche lo stanziamento dei fondi necessari per le manutenzioni ordinarie.
Non possiamo pero esimerci sottolinea il Presidente – dall obbligo di operare fattivamente per una concreta tutela del diritto all inclusione sociale, alla vita indipendente e alla accessibilita , secondo il principio delle pari opportunita , delle persone con disabilita . Ritengo infine importante conclude che si dia corso ad una adeguata e continuativa opera di informazione e sensibilizzazione dell opinione pubblica, nella quale intendo ovviamente impegnare l ANCI nazionale, sul tema dell eliminazione delle barriere architettoniche in quanto ostacoli che impediscono o rendono difficoltosa la piena partecipazione delle persone in situazione di disabilita alle attivita economiche e sociali .
Per inciso, il testo dell’AS 1611, richiama esplicitamente nei contenuti del piano regolatore cimiteriale la valutazione e la riduzione dlle barriere arcitettoniche anche nei cimiteri